“Ad alcune domande non do risposta in quanto non sta a me giudicare la personalità e il carattere di un Consigliere di Stato. Per le altre domande ho invece raggruppato le risposte, brevi per una più facile e rapida lettura.” [on. Pagnamenta]

Incomincio con il fare ammenda. Il taglio dell’intervista – cioè la struttura e il tipo delle domande – era inadatto a una personalità istituzionale. Poteva andar bene se l’intervistato fossi stato io, ma in tal caso l’intervista non avrebbe avuto senso, dal momento che a nessuno interessa la mia opinione.

Ho dunque sbagliato e prevedo… che continuerò a sbagliare, visto che nessuno può licenziarmi!

Un’intervista di Francesco De Maria.

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jack-furbettoFrancesco De Maria  Vorrei dedicare questa intervista a colui che giudico in assoluto il politico ticinese più interessante di questi anni, il consigliere di Stato Claudio Zali.

Come vede lei, dall’esterno, la sua personalità e il suo carattere?

Parlando in termini generali, come valuta questa nuova linea ecologica della Lega? Dico “della Lega” perché l’on. Zali rappresenta in Governo la Lega.

Veniamo alla tassa sul sacco. I vecchi leghisti la guardavano con orrore, Zali la vuole. Attilio lancia il referendum. Il PLR da che parte sta?

I promotori del referendum andranno fino in fondo?

paolo_pagnamenta-yPaolo Pagnamenta  Il Consigliere di Stato Zali sta portando avanti una serie di iniziative che vanno in contrasto con il programma elettorale della Lega dei Ticinesi. Non può quindi essere definita una nuova linea ecologica del partito di Zali anche perché, proprio in questi giorni, la Lega ha consegnato a Bellinzona le firme del referendum contro la tassa sul sacco. Il gruppo PLR in Gran Consiglio sostiene l’introduzione della tassa sul sacco in quanto introduce finalmente il principio della causalità “chi inquina paga” ed adegua la nostra legislazione alla legge federale. Grazie all’introduzione di questo principio i nuclei famigliari più attenti al riciclaggio dei rifiuti (PET, vetro, carta, …) potranno vedersi ridurre i costi di smaltimento.

Il fatto di essere stato giudice che influsso può avere o ha sul suo comportamento politico?

Parliamo della contestatissima (ma anche osannata) Tassa di collegamento. Che cosa essa collega? Qual è il suo scopo fondamentale? Qual è stato l’iter parlamentare del provvedimento?

Il Gran Consiglio lo ha approvato a larga maggioranza, non è vero? Per quale motivo il PLR lo ha votato? Voglio dire: se è un provvedimento sbagliato, perché lo ha votato?

La benedetta Tassa di collegamento potrà salvare il Mendrisiotto, strozzato dal traffico (beh, è la pura verità) e minacciato nella salute pubblica? (sempre che ciò sia dimostrabile)

La Tassa favorisce i Ticinesi e “punisce” i frontalieri?

Chi ha lanciato il referendum? Il PLR lo ha sostenuto? Come mai i referendisti sono riusciti a perderlo?

Tutti sanno che un ricorso è pendente presso il Tribunale federale. Ci sono notizie da Mon Repos?

PP  L’iniziativa di Zali di introdurre una tassa di collegamento è un chiaro esempio di quali siano le differenze tra un giudice ed un membro dell’esecutivo. Se un giudice decide su di un caso le conseguenze possono essere limitate in quanto coinvolgono poche persone mentre se un politico decide, magari anche senza aver ascoltato i vari attori, gli effetti possono essere importanti in quanto vanno a toccare molte persone creando malcontento. La linea decisionale e la concretezza del ministro potrebbero essere condivise se fossero portate avanti con chiari principi e valide misure, non però se decise “seguendo il vento” come è stato detto dallo stesso Zali durante un dibattito. A mio modo di vedere i cittadini hanno sostenuto la tassa di collegamento poiché hanno creduto che avrebbe toccato solo 294 grandi generatori di traffico e che avrebbe ridotto finalmente il traffico. Il referendum ha permesso di far emergere le contraddizioni di questa nuova tassa, che in sostanza colpisce maggiormente i residenti anziché i frontalieri e che garantisce maggiori introiti allo Stato ma non riduce il traffico. Quello che più sorprende è come un ex giudice possa portare avanti una legge così disparitaria e inefficace come quella che introduce la tassa di collegamento. Un altro esempio che possiamo citare è la LIA. L’applicazione della legge degli artigiani, voluta dagli operatori del settore e dal Parlamento, è stata implementata con sconcertante leggerezza dai parte degli uffici cantonali preposti tant’è che fin dall’entrata in vigore del regolamento di applicazione vi sono stati problemi che, a mio modo di vedere, si sarebbero potuti evitare con una gestione del progetto più seria ed approfondita.

Questo braccio di ferro tra Zali e gli ultimi leghisti “puri e duri” potrebbe essere sfruttato dagli avversari della Lega?

Secondo lei il fatto che la Lega possa permettersi di “rinnovarsi” a tal segno in un suo esponente di punta è un indice di forza e di vitalità? Oppure di qualunquismo? Oppure di sbandamento?

A suo avviso l’on. Zali ha abilmente “costruito” il suo personaggio? Esercita un fascino particolare sul pubblico? L’incantesimo durerà?

Mi faccia un commento sullo slogan (immagino non coniato da lui): “l’unico che fa qualcosa”…

La mia ultima domanda è (quasi) sempre la stessa: che cosa potrà fare il PLR per recuperare il terreno perduto?

PP  Il cittadino si aspetta dalla politica soluzioni ai problemi. Il partito di via Monte Boglia ha sollevato i problemi ma non ha mai portato concrete soluzioni. Il Ministro Zali ha sì, preso delle decisioni e fatto delle proposte, ma con delle soluzioni poco efficaci e per certi versi contraddittorie. Il PLR, dopo un periodo di contrasti interni che rivediamo oggi anche in altri partiti, sta lavorando concretamente per portare delle soluzioni ai problemi della gente, tra i quali possiamo citare la mobilità, la sicurezza ed il lavoro.

Esclusiva di Ticinolive