0 Raetz 6 BorradoriCare concittadine, cari concittadini, autorità civili e religiose,
cari amici, cari ospiti,

benvenuti a tutti voi e tanti auguri di Buon Anno! Grazie per avere scelto di passare queste prime ore del 2017 con noi a Lugano.

La cerimonia del primo dell’anno è una piacevole consuetudine che mi consente di condividere con voi alcune riflessioni sul periodo appena trascorso e gli auspici per quello che ci apprestiamo a vivere: come ogni anno abbiamo scelto un tema su cui incentrare la riflessione e abbiamo invitato un ospite – che fra breve vi presenterò – per parlarcene.

La parola-chiave di quest’anno è “solidarietà”, una parola che deriva dal termine “solido”: ed è vero, una società solidale è una società solida, che si batte per non lasciare indietro nessuno, che promuove il sostegno reciproco, che è consapevole di fare parte di un unico corpo. Oggi, sento più che mai un forte attaccamento alla nostra città. La scelta di dedicarmi alla comunità e confrontarmi quotidianamente con cittadini di ogni età mi ha arricchito molto, sia umanamente sia professionalmente. Credo di avere intessuto un dialogo autentico e costruttivo con tantissime persone, molte di loro nate in uno dei quartieri di Lugano, altre invece originarie di altri Paesi e che hanno scelto di vivere qui, contribuendo allo sviluppo della città. Questo dialogo con voi è prezioso perché mi permette di conoscere meglio i vostri bisogni reali, uno dei quali è quello di non sentirsi soli nell’affrontare il cammino della quotidianità. E qui torniamo al tema della solidarietà: diffondere questa cultura dell’ascolto e della partecipazione è già una prima risposta ai bisogni, il cui peso diventa più leggero quando è condiviso.

La nostra città è un mosaico di sensibilità, caratteri, culture e potenzialità già espresse o ancora da cogliere, dove l’apporto di ciascuno è determinante per continuare a costruire la Lugano che vogliamo: una città viva e propositiva, accogliente e solidale, disponibile all’ascolto e al confronto; una città aperta all’innovazione, con un polo economico orientato alla crescita di qualità, rispettosa del patrimonio storico-culturale e promotrice di uno sviluppo equilibrato, con una cura particolare per gli spazi pubblici. Ci stiamo lavorando.

Questi ultimi anni sono stati intensi e ricchi di sfide che abbiamo raccolto con determinazione e senso di responsabilità; la riconferma nelle elezioni comunali dello scorso aprile è stata un attestato di fiducia da parte della cittadinnaza che ci ha spronati a fare ancora meglio, per tradurre il nostro impegno in politiche responsabili, orientate a uno sviluppo armonico, razionale e sostenibile della Città.

Esattamente un anno fa è entrata in vigore la nuova riforma dell’Amministrazione di cui oggi possiamo cogliere i primi frutti: la nuova struttura organizzativa ha reso la macchina amministrativa più solida, rapida, economica ed efficiente e ha messo i cittadini al centro dell’azione politica: sono state così migliorare l’efficacia dei servizi e le prestazioni a favore della popolazione.

La recente riforma delle commissioni di quartiere ha invece permesso di avviare un importante processo di cambiamento volto a promuovere una cultura partecipativa. La vicinanza fra i cittadini e le istituzioni è una premessa imprescindibile per mantenere coesa la nostra città. Oggi la rinnovata composizione delle commissioni favorisce una maggiore rappresentatività di ciascun quartiere: ne siamo contenti, perché quartieri e villaggi sono l’espressione più bella dei valori, della cultura e delle tradizioni che formano l’identità della nostra città e una risorsa preziosa che vogliamo continuare a valorizzare.

La riforma dell’Amministrazione e la progressiva attivazione del Progetto Nuova Amministrazione sono parte integrante del processo di riequilibrio finanziario in corso; dopo le cifre rosse registrate nel 2012 e nel 2013, siamo oggi molto vicini al pareggio dei conti di gestione corrente, pianificato per il 2018: è un risultato sorprendente che in pochi all’inizio credevano possibile, frutto di una politica rigorosa e attenta ai bisogni reali dei cittadini.

L’Esecutivo non ha però smesso di essere progettuale e di concretizzare azioni, progetti e investimenti coerenti che hanno generato nuove condizioni di crescita e di benessere.

(Il Sindaco illustra le principali opere /progetti realizzati nel 2016 e in pianificazione: Es. conclusione dell’ultima tappa dei lavori di riqualifica urbana e di moderazione del traffico del quartiere di Sonvico; ultimazione delle opere di ristrutturazione e ampliamento di Casa Serena che nel 2016 ha festeggiato i quarant’anni di attività; è in corso la progettazione della scuola dell’infanzia di Molino Nuovo ed è in fase di elaborazione il concorso per le scuole di Viganello; infrastrutture per la mobilità ciclabile e potenziamento del trasporto pubblico (es. a Lugano Sud), promozione dei piani di mobilità aziendale per tre comprensori di Lugano (Lugano Nord, Lugano Centro e Pian Scairolo, per una mobilità più sostenibile in azienda); sono in pianificazione diverse opere di riqualifica urbanistica e di riassetto infrastrutturale nei diversi quartieri (es. nuclei di Carabbia e del centro), interventi di miglioramento della sicurezza stradale. Entro la fine di questo mese saranno licenziati i messaggi relativi al polo turistico-alberghiero a Campo Marzio Nord. Questi messaggi rappresentano il vero e proprio inizio della realizzazione di un progetto strategico per lo sviluppo della città e dell’agglomerato di Lugano).

Posso quindi affermare con orgoglio, che questo Municipio sta costruendo la città del futuro, senza fare il passo più lungo della gamba, investendo in progetti solidi, incentrati sulla realizzazione di nuove opportunità economiche e di lavoro. Penso ad esempio alla fruttuosa collaborazione avviata con il Cantone e il Cardiocentro per la creazione del polo medtech dedicato alla ricerca medica e biotecnologica, un comparto emergente e strategico per lo sviluppo di Lugano e del Ticino.

La crescita sociale ed economica di Lugano e del Cantone dipende anche dalla capacità di interagire con il resto della Svizzera e dell’Europa. Il nostro futuro è strettamente legato allo sviluppo delle vie di comunicazione: AlpTransit, lo sappiamo bene, ha compiuto una vera rivoluzione dei trasporti, accompagnandoci lungo i binari del progresso. L’11 dicembre è stato un giorno straordinario per la nostra città, per il Ticino e per il Paese: Lugano diventerà ancora di più un punto di incontro e di scambio, e ora è pronta a cogliere tutte le opportunità economiche, culturali e turistiche che si profilano. Abbiamo accolto il primo treno passeggeri transitato nella nuova galleria di base del San Gottardo; eravamo in tantissimi, una folla festosa ed emozionata, a inaugurare una stazione completamente rinnovata, più comoda e funzionale, con la nuova “Sassellina”: la nostra amata funicolare che da 130 anni collega la stazione a Piazza Cioccaro, oggi più moderna, rapida, capiente che potrà continuare il suo viaggio per moltissimi anni ancora.

Come dicevo all’inizio, non è un caso se oggi parliamo di solidarietà. Quest’anno, infatti, Lugano celebra un anniversario importante: la Croce Rossa Svizzera festeggia i 100 anni di esistenza nella nostra regione. L’ospite centrale della cerimonia di quest’anno è dunque Adriano Vassalli, presidente dell’Associazione cantonale della Croce Rossa e della sezione del Sottoceneri, nonché membro del Consiglio di Croce Rossa Svizzera a Berna, che fra poco avremo il piacere di accogliere sul palco. Oggi la Sezione del Sottoceneri può contare su oltre 300 volontari: grazie di cuore a tutti coloro che dedicano parte del proprio tempo a chi si trova in situazioni di difficoltà e disagio.

Il volontariato è un faro che illumina l’oscurità della solitudine e dell’emarginazione ed è il segno più forte di una società solidale. E’ per me motivo di grande fierezza il fatto che la nostra città abbia un bacino di volontari numeroso, impegnato nella cura e nel sostegno di chi sta a noi vicino. Sono infatti 900 le associazioni di volontariato che operano sul nostro territorio in molti ambiti (sociale, culturale, sportivo, ricreativo, rionale, ecc.), promuovendo i valori universali della convivenza umana.

La Città di Lugano, da parte sua, sostiene numerosi progetti nell’ambito del volontariato, della convivenza sociale, della prevenzione e della promozione della salute. Ad es. Lugano mette a disposizione un fondo per la cooperazione internazionale allo sviluppo, premiando i progetti di diverse organizzazioni non governative ticinesi attive negli ambiti socio- educativo e sanitario in Paesi del Sud e dell’Est del mondo. Creato nel 2013, il fondo ha sostenuto una quarantina di progetti con un contributo di 160’000 franchi. Collaboriamo da tre anni con le associazioni Seed e mc-mc all’iniziativa “Un passo verso la città”, volta a sostenere l’integrazione di donne immigrate: è difficile descrivere la gioia provata da queste donne per l’opportunità di essere ascoltate, di imparare l’italiano e approfondire la nostra cultura. L’integrazione passa obbligatoriamente dalla conoscenza, dall’apprendimento della lingua e da azioni mirate all’inclusione.

La solidarietà si nutre di piccoli gesti e di amore, di cura per i bambini, per gli anziani e per tutti coloro che si trovano in una condizione di fragilità. Ognuno di noi può essere solidale, basta prestare attenzione a quanto ci circonda. E se qualcuno volesse prestare la sua opera, fare del bene e farsi del bene, troverete di fronte alla sala dell’aperitivo un tavolo della Croce Rossa con del materiale informativo e la possibilità di segnalarvi come volontari.

E non dimentichiamo chi continua a operare a sostegno dei poveri di casa nostra, con tenacia e discrezione; perché sappiamo che il bisogno non è lontano e che essere nell’indigenza non è una colpa ma una curva del destino. Come sindaco di Lugano, e a nome di tutto il Municipio ringrazio dal più profondo del cuore tutte le associazioni e i singoli che prestano la loro opera per i più fragili fra noi.

Ma permettetemi di concludere con un accenno al tema della solidarietà istituzionale. Lugano non ha mai smesso di essere la locomotiva finanziaria del Cantone: continuiamo a versare svariati milioni di franchi al fondo di compensazione a sostegno dei comuni più deboli. Certo, si tratta di un contributo codificato ma chi volesse darlo per scontato e non considerare la necessità di inglobare questa generosità in una visione politica più ampia commetterebbe un peccato di superbia. La nostra città continuerà a rispondere presente laddove vi sono dei bisogni di altri comuni, ma chiede in cambio apertura a nuove collaborazioni e alla ricerca di nuove strade. Proporre di studiare già oggi un progetto di aggregazione allargato a 16 comuni non è stato un segno di arroganza – come alcuni in modo miope hanno voluto leggerlo – ma una presa di responsabilità e una volontà di definire strategie di sviluppo regionale e cantonali a lungo termine.

Vi ringrazio per l’attenzione e auguro ancora a tutti voi un felice 2017!

Marco Borradori Sindaco di Lugano