La Bundesbank rimpatria il suo oro depositato a New York prima del previsto (titolo originale)

dal portale www.blognews24ore.com

amristar-tempio-oro-sikhDa un articolo del portale Zero Hedge del 26 dicembre 2016 – Nel gennaio 2016, la Bundesbank aveva annunciato di aver riportato in patria un totale di 366,3 tonnellate dell’oro detenuto all’estero. Il che portava le riserve d’oro depositate a Francoforte a 1’402 tonnellate.

“Con circa 1’403 tonnellate d’oro, Francoforte è il principale luogo di deposito delle nostre riserve di oro – aveva dichiarato lo scorso gennaio Carl-Ludwig Thiele, membro del consiglio di amministrazione della Bundesbank – Il rimpatrio si svolge senza problemi. Rispetto al 2014, siamo riusciti ad aumentare il volume del trasporto.”

Nel gennaio 2013, la Bundesbank aveva annunciato l’intenzione di depositare metà delle sue riserve d’oro a Francoforte entro il 2020, il che significava il rimpatro di 300 tonnellate di oro da New York e 74 tonnellate da Parigi. Nel gennaio 2016, a New York restavano 111 tonnellate, mentre 196 tonnellate si trovavano ancora a Parigi.

A seguito della pubblicazione di diversi rapporti, nell’ottobre 2012 l’istituzione tedesca competente aveva chiesto la prova della reale esistenza delle circa 3’400 tonnellate d’oro ufficialmente possedute dalla Bundesbank, perchè “l’autenticità e il peso delle riserve non sono mai state verificate.” Il movimento del rimpatrio si era intensificato a seguito di voci secondo cui gran parte dell’oro depositato nei forzieri all’estero era stato re-ipotecato, fuso oppure venduto. In pratica, non esisteva più.

All’epoca, Carl-Ludwig Thiele dichiarava alla stampa che questi trasferimenti servivano a “costruire la fiducia” e cercava di far tacere le voci. Va detto che rimpatriare l’oro depositato in banche estere non aiuta a costruire la fiducia. A fine 2013, la Bundesbank annunciava che era riusciva a rimpatriare solo 37 tonnellate sulle 374 previste, il che aveva aumentato le voci sull’oro mancante. Di fronte alla reazione dei media e del pubblico, la Bundesbank aveva accelerato il programma e riportato in patria 120 tonnellate di oro nel 2014 e 210 nel 2015. Un segno che, invece di essere costruita, la fiducia nei confronti delle banche estere stava diminuendo.

Venerdì scorso, circa un anno dopo, il giornale tedesco Bild scriveva che nel 2016 la Bundesbank aveva rimpatriato una quantità di oro maggiore del previsto : “Nel 2016 abbiamo riportato a casa più oro del previsto, circa la metà delle nostre riserve ora sono nei forzieri in Germania – aveva dichiarato il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann.

L’agenzia Reuters ha scritto che nell’ambito della crisi economica, diversi cittadini tedeschi avevano comunque messo in dubbio l’esistenza dell’oro tedesco, il che aveva portato la Bundesbank a pubblicare una lista delle riserve d’oro esistenti nel 2015.

Secondo il giornale Bild, attualmente in Germania sono depositate 1’600 tonnellate di oro, poco meno dell’obiettivo di 1’700 tonnellate che dovrebbe essere raggiunto nel 2020. Il giornale non spiega però il vero motivo dell’accelerazione del rimpatrio a partire dal 2013.