kiddHanno suscitato interesse due articoli “forti” pubblicati da LiberaTV contro le mostruosità di Via Sicura (partorite dal nostro parlamento). La nostra pessimistica opinione è che sarà difficilissimo “smontare” il marchingegno infernale che criminalizza l’automobilista non criminale e che potremmo battezzare “il politicamente corretto su quattro ruote”.

Prendiamo (da LiberaTV) come Pensiero del giorno questa notevole opinione di Lorenzo Quadriche contiene parecchie verità scomode. Avrà torto, Quadri, solo perché leghista? Noi non lo pensiamo.

Se qualche esponente (di peso non minimo) di altri partiti avesse il coraggio di parlare! La causa è ragionevole e buona, ai nostri occhi addirittura impellente, e la paura (per una volta) dovrebbe essere superata. Potrebbe una miracolosa Befana (oggi è il suo giorno!) infilarci nella calza (ad esempio) un PLR disposto a condannare certe follie?

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chantal-quadriLorenzo Quadri fotografato a Lugano con la giornalista freelance di Parma Chantal Fantuzzi

LORENZO QUADRI  “Trattasi di legislazione fatta con i piedi (per non citare altre parti anatomiche) sotto il ricatto morale del populismo di sinistra, che additava i contrari al bidone Via Sicura come spregevoli protettori dei pirati della strada. Per non dire delle monumentali panzane che sono state vendute dal Dipartimento Leuthard: “Si vogliono sanzionare duramente i pochi, veri pirati della strada, non certo i normali automobilisti che sgarrano una volta”. Questa fanfaluca è stata raccontata in centinaia di salse. Risultato: un eccesso di velocità senza alcuna conseguenza pratica viene sanzionato più duramente di una rapina. E, mentre i sostenitori della jihad, grazie a scandalose sentenze buoniste-coglioniste, vengono condannati a pene sospese, gli automobilisti vanno in prigione. Il bello è che inizialmente via sicura doveva servire a sanzionare i dementi che fanno le corse in autostrada: i quali, ma tu guarda i casi della vita, sono tutti giovani stranieri (ma come: immigrazione non era uguale a ricchezza? Oppure è più uguale a delinquenza?). Ed invece si è trasformata nella criminalizzazione generalizzata degli automobilisti. E guai a voler cambiare qualcosa: i finti moralisti rossoverdi azionano la macchina del fango contro chi osa difendere i conducenti, colpevoli per definizione: ostinarsi ad usare l’auto non è politicamente corretto per cui voi, automobilastri viziosi, meritate di diventare oggetto di un bel safari alla strega.

Inutile dire che in Consiglio nazionale gli unici a votare contro il bidone via sicura furono i deputati di Udc e Lega.”