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L’autore della strage che nel 2011 aveva fatto 77 morti sull’isola di Utoya e a Oslo, in Norvegia, ha inaugurato il processo in appello sulle sue condizioni di detenzione facendo – di nuovo – il saluto nazista.

breivik-300x210L’estremista di destra norvegese Anders Behring Breivik si è attirato il richiamo all’ordine da parte dei giudici facendo un saluto nazista alla stampa, all’apertura del processo in appello sulle sue “disumane” condizioni di detenzione, martedì 10 gennaio. Un gesto che Breivik ha sempre fatto in tutte le udienze che lo hanno portato davanti ai giudici.

“E’ un comportamento che insulta la dignità della Corte e perturba i fatti che stiamo esaminando”– ha dichiarato il giudice incaricato dei dibattimenti durante i sei giorni del processo. Breivik si è impegnato a non fare più questo saluto.

In una decisione che aveva suscitato stupore, lo Stato norvegese – che ha fatto appello – era stato condannato in prima istanza nell’aprile 2016 per il trattamento “disumano” e “degradante” inflitto a Breivik in carcere, in violazione dell’articolo 3 della convenzione europea dei diritti dell’uomo. In prigione, Breivik dispone di condizioni confortevoli di detenzione, può guardare la televisione, giocare ai video giochi e fare fitness. I giudici hanno puntato il dito verso il prolungato stato di isolamento – per motivi di sicurezza, il 37enne è tenuto lontano dagli altri prigionieri – e per l’insufficienza delle misure attuate per compensare questo isolamento.

Il 22 luglio 2011, Anders Breivik aveva ucciso 69 partecipanti a un campo estivo della gioventù, sull’isola di Utoya. Qualche ora prima aveva ucciso otto persone a Oslo, facendo esplodere una bomba vicino alla sede del governo.