L’attuale legge federale sulla protezione degli animali è garantita dalla Confederazione. Lo statuto giuridico degli animali dal 2003 è stato emendato nel senso di non considerarli semplicemente degli “oggetti” ma esseri viventi. Poiché si tratta di una legge costituita sul piano federale, il principio di protezione esplica effetti anche a livello cantonale. La legge sulla protezione degli animali in Svizzera è tra le più rigide al mondo. Sono già previste per chi trasgredisce la legge violando la dignità e il benessere dell’animale severe sanzioni amministrative, una pena detentiva fino a tre anni e il divieto di possedere o allevare animali in futuro.

Nessuna statistica può provare che nel Canton Ticino gli animali non sono rispettati. Ma questa iniziativa proviene da ideologie animaliste estreme; fin dove si vorrà arrivare? Il testo permette troppe interpretazioni. Già solo certe richieste degli attivisti, di istituire un magistrato unicamente addetto agli animali con un servizio di polizia ad hoc, causerebbero enormi spese allo Stato.

L’iniziativa è sorta sull’argomentazione basata sulla “semplice disapprovazione” dell’abbattimento di un animale sano.  Questo modo di vedere il mondo è in grande contrasto con le attività dell’agricoltura, l’allevamento, la macellazione, la caccia, la pesca e il buon senso di una legge più che efficace. Ecco che cosa significa realmente il concetto “protezione giuridica garantita”: nuovi ulteriori divieti e l’incremento dei controlli amministrativi.

Gli ulteriori obblighi previsti dalla nuova legge esigeranno maggior personale per rafforzare l’organico amministrativo e giudiziario. Quindi verranno generati notevoli costi supplementari, con un aumento della burocrazia.

Intervista al signor Fabio Colombo, Presidente Società di Pesca Onsernone e Melezza

Quale influsso negativo può esercitare sulla pesca attuale la modifica della costituzione cantonale?

FC  Difficile prevedere le conseguenze. Potrebbe comunque minare le tradizioni della pesca, un’attività che viene praticata da oltre 6500 pescatori in Ticino e oltre 150’000 in Svizzera.

Per quale motivo etico la pesca e la caccia, attività tradizionali molto antiche, vengono denigrate dagli oppositori?

FC  Difficile spiegarselo. Ma queste attività devono essere mantenute; fondamentalmente vengono tramandate da padre in figlio da generazioni.

Questa iniziativa è utile visto che la protezione degli aninali è già in vigore?

FC  L’iniziativa non è trasparente e lascia un margine di apprezzamento a 360°; la legge in vigore è più che sufficiente ed è una delle più severe al mondo.

Come convincere la popolazione a non cadere nel tranello dell’avvocato degli animali e quindi respingere l’iniziativa degli attivisti?

FC  Abbiamo già una legge restrittiva e funzionale. Modificandola, aumenteremo solo i costi per un servizio fondamentalmente inutile.

Conni Schatzi, Losone