Il popolo svizzero si è espresso oggi e già alle 16.00 sono arrivati gli ultimi risultati delle votazioni. Per quanto riguarda i tre oggetti federali in votazione i risultati sono due sì e un no.

RI imprese III è stato bocciato con il 59.1%. In particolare il « No » è prevalso in 22 cantoni, ma in Ticino e altri tre cantoni il progetto è stato approvato.

Trionfa il « Sì » invece per le naturalizzazioni agevolate di stranieri di terza generazione, con il 60,4% di voti favorevoli, anche da parte dei ticinesi (50,2%). Finora tutti i progetti che prevedevano l’agevolazione delle naturalizzazioni sono stati bocciati ma oggi il consenso è stato ampio in numerosi cantoni tra cui Ginevra, Giura e Vaud.

Risultato positivo anche per il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA) che è stato approvato con il 61.95% e in nessun cantone è prevalso il “No”.

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Per quanto riguarda il Ticino invece, la protezione giuridica degli animali è stata bocciata con soli 35 voti di differenza. Non è passato nemmeno il referendum alla nuova organizzazione giudiziaria in Ticino, dove il numero di giudici dei provvedimenti coercitivi rimarrà 3, come è stato per tutto il periodo successivo al pensionamento di Edy Meli, ovvero da maggio 2016 .

È stato approvato il progetto che prevedeva l’abbassamento della soglia di reddito famigliare necessaria per richiedere certe prestazioni sociali. La norma non riguarda le persone singole ed è passata con il 52,5% dei voti. Salve le cure a domicilio, oggetto sul quale vince il referendum lanciato dalla sinistra. Ticinonline scrive “Il piano di risparmi per 2,5 milioni di franchi nell’ambito delle cure a domicilio è stato rimandato al mittente dagli ellettori ticinesi. Così come è scongiurata l’ipotesi che, nel caso di mancato contenimento delle spese, si possa applicare una tassa giornaliera a carico degli utenti”.