La proposta del PPD di sostenere una domanda di referendum dei cantoni, al fine di sottoporre al voto popolare la legge di applicazione dell’articolo costituzionale 121a (il cosiddetto “9 febbraio”) è stato bocciata oggi dal Gran Consiglio con 44 no, 24 sì e una astensione. 

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La sorte di questo bizzarro tentativo – che comprendeva anche l’invito a firmare il referendum di Stojanovic – era segnata sin dal primo giorno. La posizione del PPD è politicamente e logicamente insostenibile. Biasima il “tradimento della volontà popolare” dopo avervi partecipato – con l’astensione – in modo decisivo. La “gente” (di cui il PPD si fa paladino) non si lascia abbindolare così facilmente! E, a quanto pare, … neppure i deputati.