“Pensare Altrimenti” il nuovo saggio storico-filosofico di Diego Fusaro che dà voce ai ribelli e ai liberatori valorosi (dei quali oggi, la nostra società, ha incredibilmente bisogno)

Diego Fusaro, con un nuovo fiammeggiante exploit filosofico, è ancora una volta in vertice alle classifiche. “Pensare Altrimenti – Filosofia del dissenso” pubblicato da Enaudi, uscito i primi di Febbraio è andato in breve in terza ristampa. Un successo stellare, forse anche perché i lettori attendono i ribelli. E di ribelli, che “pensino altrimenti” e che “dissentano” oggi più che mai si sente la mancanza. Poiché la nostra società è come un’Andromeda, senza il suo Perseo liberatore, e soprattutto, come dice Fusaro, ignara d’essere in catene.  

INTERVISTA DI CHANTAL FANTUZZI

Alcide Segoni – Il ritrovamento del corpo di Catilina

Professore, tra gli “eroi del dissenso” lei menziona Catilina, al quale Sallustio attribuì l’espressione “vindicare in libertatem”. Il dissenso porta dunque alla libertà?
Esattamente. Ho sempre ammirato la figura di Catilina, che si oppone, combatte per le proprie idee e muore per esse, ed ho sempre amato il ritratto che ne fa Sallustio nel capitolo finale del De Coniuratione, rappresentandolo morente con le ferite sul petto, come un eroe della libertà.

Il Filosofo e lo Storico. L’Aquila, monumento a C. Sallustio Crispo.

 

 

 

Poi cita i Rivoluzionari del 1789. Ma non dissentirono anche i Vandeani?
Certo, anche loro morirono per le proprie idee. Ad un primo livello, sia per vandeani che per giacobini vi è comunque il dissenso, inteso come concetto basilare per rialzare il capo di fronte all’oppressione. Non ho ovviamente menzionato tutte le forme di dissenso, altrimenti ne avrei fatto quasi un elenco telefonico (e mi scuso per quelle che non ho citato) tuttavia nella Storia sono molti coloro che si trovarono in diritto di dissentire e combatterono per farlo.

Prometeo e Adamo, un eroe greco il cui dissenso è visto positivamente, e un eroe ebraico, il cui dissenso è inteso come disobbedienza…
Ho valorizzato entrambi. Prometeo dissente per l’umanità, Adamo col suo compiere un’azione individuale rivendica se stesso.

Dalla sinistra del dissenso alla sinistra che reprime il dissenso. Se pensiamo che oggi giorno la sinistra vorrebbe reprimere “le bufale”, che tuttavia sono satira, speculum societas…
Personalmente cito sempre il ’68 come mito fondante della logica del capitalismo assoluto. Il ’68 fu un movimento di emancipazione del capitalismo stesso, che con l’assolutizzazione del dominio della merce iniziò a reprimere l’eticità morale, valoriale e religiosa borghese. Oggi il capitalismo reprime il dissenso sia a destra che a sinistra, trattandosi rispettivamente di destra del denaro e di sinistra di costume.

Diego Fusaro con un altro dei suoi saggi, “Bentornato Marx!”

Cosa intende quando scrive “Capitalismo come regime di storicità”?
Intendo il Capitalismo come blocco storico, nel senso che è un fenomeno, che, in quanto storico e temporale, è destinato a finire. Storicizzare la realtà fenomenica, significa renderla mortale. Il Capitalismo si oppone al dissenso, in quanto il primo avrà comunque un fine, mentre il secondo accelererebbe la fine del primo. Pertanto si dissente rispetto a cose che sono diverse rispetto a come potrebbero e dovrebbero essere.

Quale mito potrebbe, oggi, rendere l’idea dello stato in cui si trova la nostra società? Chi potrebbe essere quel liberatore il quale, come lei scrive citando Orwell, gli schiavi saranno indotti ad odiare?
Il mito che più rappresenta la realtà odierna è quello della caverna, con gli schiavi che lottano contro chi vuole liberarli. Attualmente non vedo chi potrebbe essere quest’ultimo. Io credo anzi che oggi manchi un vero liberatore. Bisogna, poi, stare attenti ai finti liberatori. Come Trump.

E che cosa pensa di Trump?
Non ho molta fiducia in Trump, in particolare per le di lui affermazioni su Israele e su Fidel Castro. Non è Trump il bene assoluto e temo che l’élite, che prima aveva in pugno la Clinton, ora si prenderà anche Trump.

Sono cambiate le sue constatazioni su Trump?
Ho sempre detto che peggio di Trump c’era solo la Clinton. Confermo. Vedremo come agirà Trump riguardo il provvedimento sui servizi pubblici, e lì si giocherà la sua partita.

La foto dell’attentato all’ambasciatore russo, vincitrice del concorso americano World Press 2017

World Press 2017. Un premio di un concorso fotografico che va alla foto che ritrae l’attentatore turco sul corpo dell’ambasciatore russo. La “Russofobia” è latente?
Certamente, Putin non piace all’establishment degli Stati Uniti perché dissente, perché mantiene il coraggio di dir di no e di non piegarsi al sistema.

“Mi Inginocchio soltanto davanti a Dio” disse il laico Imperatore

Nel suo libro parla anche della religione come libertà. Mi viene in mente Napoleone che si rifiutò di inginocchiarsi “poiché”, disse “mi inginocchio soltanto a Dio.”. come può la Religio dare la Libertas?
Non essendo un uomo religioso non so come la religione possa dare la libertà religiosa, ma di sicuro, come dice Hegel, è una forma di comprensione della verità. Certamente più bassa della filosofia, ma che comunque offre una forma di elevazione spirituale che questo mondo, invece, reprime.

 

 

Perché questo mondo si è reso così ateo?
Dopo l’89, dopo lo sfaldamento e il fallimento del comunismo, la religione è risultata essere l’estrema forma di ostacolo al mercato mondialista. Pertanto in tutti i modi si è cercato, e ancora si sta cercando, di reprimerla. Oggi siamo in una guerra, più che di religione, alla religione. Il capitalismo ha dichiarato guerra ai religiosi (cristiani e musulmani) che si combattono.

Ma l’odio nell’Isis nei confronti dell’Occidente è latente…
In TV vediamo personaggi degni della maschera di Balanzone a Bologna e Arlecchino a Venezia, i cui pareri paiono realtà insondabili, ma che la nostra critica ha il potere di mettere in discussione. Pertanto non dobbiamo per forza accogliere le loro tesi.

Ritiene che la differenza identitaria culturale tra cristiani e mussulmani vada salvaguardata?
Va fatta valere in quanto sono religioni diverse. Tuttavia c’è più differenza tra un cristiano e un musulmano che tra un cristiano e un ateo nichilistico. Pensare che il nemico sia il musulmano è l’errore indotto dalla politica di mercato.

Claude Lévi Strauss, ordinò l’esperienza caotica del mondo” attraverso varie dicotomie, tra le quali maschio/femmina; Queste dicotomie oggi le si cerca di distruggere, di mischiare nuovamente…
Oggi l’obiettivo è cercare di creare dicotomie finte di contro a quelle vere. Oggi l’unica vera dicotomia è quella tra Servo e Signore. E l’obiettivo dei Signori è contrapporre i Servi tra loro. Mentre l’obiettivo dei Servi dovrebbe essere quello di riunirsi, per ribellarsi ai Signori.

Come nel mito -storico bretone di Artù che riunifica le genti di Britannia contro il comune nemico, l’invasore sassone…
Certamente, con la sola differenza dell’assenza del liberatore.

La nostra società potrebbe essere un’ Andromeda senza Perseo?
Potrebbe esserla, sì, però non può essere liberata. E non sa nemmeno di esser schiava. Come scrive Goethe nelle affinità elettive “non c’è peggior schiavo di colui che non sa di esserlo.” (citato in Pensare Altrimenti, N.D.R)


J. H. Fragonard – le Chat Angora, XVIII sec

E poi, ritornando al suo libro, riporta la citazione di Rousseau sui gatti. A lei piacciono i gatti?
Moltissimo.

Perché a suo avviso sono stati così perseguitati nel corso della storia?
Poiché dissentono. Sono difficilmente addestrabili, a differenza dei cani, che difficilmente dissentono. Sia chiaro, io amo moltissimo anche i cani, però simbolicamente il cane da guardia, è il cane del potere. Il gatto è l’animale della libertà, il dissidente indipendente.

Perseo, Andromeda e Medusa. Liberatore e Liberata guardano in faccia l’oppressione. E.B.Jones, fine XIX sec, Stoccarda Staatgalerie

Cosa auspica per il futuro prossimo?
Spero che si inizino a diffondere categorie di pensiero differenti, di contro alla mondializzazione spietata dei poteri forti. E per quanto riguarda la globalizzazione, spero in un rapporto differente, di forze nuovamente bilanciate e armoniche, che induca a rivedere le cose come realmente sono.
Dissentiamo, per essere.
Esattamente. Dissentiamo, quindi siamo.

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