La domanda più interessante è a nostro avviso l’ultima, che ci siamo permessi di pubblicare in neretto. 

In questo genere di cose è quasi impossibile – ma sarebbe fondamentale! – assumere un atteggiamento razionale, astenendosi da esplosioni isteriche (autentiche o simulate) aventi generalmente fini politici. Il guaio è aggravato dal fatto che ognuno si sente obbligato a gridare più forte di chi lo precede.

Sempre in argomento osserviamo che la recente decisione del ministro Zali ci è apparsa impulsiva e improvvida, e rischia di lasciarlo nell’imbarazzo. La domanda è semplice: che cosa farà la prossima volta? Perché una prossima volta ci sarà.

Prima di tutto, però, attendiamo una risposta alla domanda 6. Lui non può non averla.

* * *

INTERROGAZIONE AL CONSIGLIO DI STATO

La salute pubblica è un tema sensibile e capita spesso che diventi oggetto di speculazioni ed errate informazioni da parte sia di chi lo sopravvaluta sia di chi tende a relativizzarlo.

Un dato oggettivo comunque esiste, poiché è stato dimostrato scientificamente che il nostro Cantone, specie a Sud del Ceresio, è colpito massicciamente dall’inquinamento da particelle PM10 e da ozono, i quali superano i valori di guardia fissati dalla legge per molti mesi all’anno. Ancora, da un articolo firmato dall’autorevole Dott. Giorgio Noseda (titolo: Mal’aria: polveri fini e demenza), apparso di recente su un quotidiano ticinese, si apprende che il Mendrisiotto risulta essere una delle regioni più inquinate d’Europa.

Analogamente, autorevoli fonti (rapporti OMS: http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs313/en/) parrebbero indicare la vicina Lombardia come una delle zone cronicamente afflitte da elevati tassi di inquinamento. Ora, se questi dati fossero confermati, ne conseguirebbe che gran parte della Regione del Mendrisiotto si troverebbe inevitabilmente ad assorbire, come una spugna, parte dell’inquinamento della Pianura Padana.

In considerazione di quanto esposto, chiedo al lodevole Consiglio di Stato:

1) Il Consiglio di Stato conferma oggettivamente la situazione descritta dal Dott. Noseda (Mendrisiotto, una delle regioni più inquinate d’Europa)? Se sì, vi sono dati statistici e scientifici che confrontino più regioni (esempio Mendrisiotto con la Lombardia o altre in Europa) e confermino la tesi del Dott. Noseda?

2) Il Governo è in grado di fornire una fotografia precisa della situazione odierna nel Mendrisiotto?

3) Esiste una lista pubblica di “vettori inquinanti”, suddivisa per categoria e grado di inquinamento (esempio impianti di riscaldamento, impianti industriali e simili, mezzi di trasporto a motore comuni)?

4) Il Consiglio di Stato, con la sua rappresentanza nella Regio Insubrica, ha mai richiesto alla Regione Lombardia dati sull’inquinamento dell’aria entro un raggio di ca. 25-30 km dal confine Sud svizzero? Se sì, potrebbe il Governo renderli pubblici, elencando i vettori inquinanti italiani (per categoria, come alla domanda 3)?

5) Se dovessero risultare simili a quelli ticinesi e puntare al traffico veicolare come “killer numero uno”, che misure vorrebbe intraprendere il Governo verso la vicina Lombardia, per combattere questo fenomeno?

6) Che impatto hanno avuto le misure eccezionali intraprese dal DT nei giorni di allarme PM10? Se vi sono stati dei benefici, che misura % e quali termini assoluti hanno avuto?

Tiziano Galeazzi UDC