COMUNICATO STAMPA DELLA CLINICA SANT’ANNA

Finalmente

Nella sua edizione di oggi “Il Caffè” ha scelto di divulgare e commentare a modo suo le decisioni di condanna contro il direttore e tre giornalisti del settimanale, che il Ministero pubblico ticinese ha preso in seguito alla campagna denigratoria lanciata dal domenicale contro la Clinica Sant’Anna di Sorengo. La Clinica ha finora sostanzialmente taciuto ed è convinta che le procedure penali si debbano fare nelle aule giudiziarie e non sui media. La strada scelta da “Il Caffè” richiede però ora alcuni chiarimenti.

Da mesi “Il Caffè” ripete ai lettori che è accusato di “aver detto solo la verità” e/o di aver “scritto troppo”. I decreti di accusa del magistrato smentiscono queste affermazioni vittimistiche con quattro decisioni chiare che elencano dettagliatamente, in oltre 10 pagine e citando articoli apparsi in

9 edizioni del domenicale sull’arco di due mesi e mezzo, gli errori, le strumentalizzazioni, le imprecisioni fuorvianti e le ipotesi malevole di cui si è reso colpevole il giornale. Sono le stesse che vengono ripetute negli articoli di oggi, dimostrandosi quei giornalisti anche del tutto incapaci di riconoscere i propri errori. Altro che “verità”: diffamazione intenzionale! Alleghiamo la decisione del PP contro i 4 giornalisti, in modo che la trasparenza sia finalmente fatta e chiunque possa valutare autonomamente i fatti.

Per difendersi e suscitare sostegno, oltre a ripetere di aver “riportato solo verità scomode”, “Il Caffè” evoca da settimane un deliberato attacco alla libertà di stampa. In realtà, i soli nemici della libertà di stampa sono coloro che ne abusano andando oltre i limiti fissati dallo Stato di diritto. [Neretto della Red.] La Clinica Sant’Anna non ha mai preteso compiacenza né trattamenti di favore. Rispetta la libertà di stampa come anche il giornalismo d’inchiesta; ma questo quando la legge e la verità non vengono violate! L’evidente scopo ultimo dell’accanimento giornalistico de “Il Caffè” era mettere in dubbio la qualità e la sicurezza delle cure mediche fornite dalla clinica (e più in generale dal settore sanitario privato).

Finalmente, dopo le innumerevoli e ingiustificate accuse alla loro professionalità, le decisioni del PP riconoscono indirettamente alla direzione della Clinica e al suo personale di avere agito e di agire tuttora nel rispetto delle regole e nel solo interesse dei pazienti.

Clinica Sant’Anna
Avv. Fulvio Pelli, Presidente del CdA di GSMN Ticino SA