Oggi Francesco De Maria intervista Victoria Erokhina, di Mosca, residente a Savosa, coordinatrice dell’evento culturale TOTALNIY DIKTANT.

2017

Francesco De Maria  Che cosa succederà sabato 8 aprile alle ore 13 nell’aula magna della SUPSI a Trevano?

Victoria Erokhina  Un evento sociale dedicato a tutte le persone che conoscono e apprezzano la cultura della scrittura russa e vorrebbero confermare la loro conoscenza della lingua, affrontando la prova del dettato.

Dunque un evento culturale di portata mondiale (poiché sarà organizzato in moltissimi paesi). Chi l’ha ideato e come è nato?

VE  L’iniziativa è nata a Novosibirsk – ad opera degli studenti della Università.

Chi lo organizza a Lugano?

VE  L’organizzazione dell’evento è su base volontaria e individuale; abbiamo sostenitori come l’Associazione “Schkolnik” che promuove la lingua russa per i bambini, lo studio di Psycho-Audio-Phonologia “Tomatis”, il giornale in russo “Ozero Como”. A Lugano per la prima volta è stato organizzato nel 2015.

Tutti possono annunciarsi?

VE  Assolutamente sì! Tutte le persone che desiderano verificare la loro conoscenza della scrittura russa possono registrarsi sul sito www.totaldict.ru come partecipanti e sono benvenute nella nostra aula.

Quanti partecipanti sono attesi nel 2017 ?

VE  Ci aspettiamo circa 100 partecipanti, tra luganesi e ospiti dall’Italia.

Quanto durerà la prova?

VE Il dettato dura da 15 – 20 minuti. Avremo anche una parte introduttiva, dove presenteremo il dettato, le sue regole e la sua storia. Inoltre gli architetti Angela Cattaneo-Kistler e Domenico Cattaneo ci presenteranno la storia del Castello di Trevano, che non esiste più dal 1961… ma che si trovava proprio dove oggi sorge la SUPSI !

Ci saranno dei vincitori? Verranno conferiti dei premi? Dei certificati?

VE  La prova è totalmente anonima ma verranno consegnati certificati per la partecipazione. Desidero sottolineare un fatto, del quale siamo orgogliosi: nell’anno 2015 a Lugano abbiamo avuto un lavoro con valutazione “eccellente”

Che genere di testo verrà dettato? Sarà lo stesso per tutto il mondo?

VE  Il testo è lo stesso per tutto il mondo. È una creazione di un autore russo contemporaneo, scritta appositamente per il Dettato, che vien tenuta segreta.  Vi si tratta di questioni di cultura generale, storia, valori umani. Molti testi degli anni precedenti si trovano sul sito generale www.totaldict.ru.

I media – i giornali, i portali, la televisione – “copriranno” l’evento?

VE  Si, noi invitiamo i media ad essere presenti al nostro evento. Siamo molto presenti online sui social network. Nel 2015 si allestì un broadcast centrale per tutto il mondo – 12 ore online: notizie, fotografie, videoriprese da diverse città, dal  Giappone agli Stati Uniti. Questo anno il dettato si fa anche a un’altitudine di 10’000 metri – 10 voli aerei da Mosca a Berlino propongono ai viaggiatori la possibilità di partecipare al dettato durante il volo, con tutto il mondo!

Totaldikt è promossa dal Governo russo? O si tratta di una iniziativa privata?

VE  Totalniy Diktant è una iniziativa popolare, un evento sociale, su base volontaria.

Lei mi ha detto che l’idea di questa manifestazione è nata all’Università di Novosibirsk. In quale anno? E dove si trova Novosibirsk? Quanto è grande la città? Ha una università importante?

VE  Il primo Totalniy Diktant è stato svolto nel 2004 come iniziativa studentesca del “Glum-Club”- un club artistico della Facoltà di scienze umane. In 13 anni il dettato ha superato le frontiere ed è divenuto un evento mondiale. L’Università di Novosibirsk è una delle più grandi Università di ricerca, e si trova in Siberia. La città di Novosibirsk ha più di un milione e mezzo di abitanti (1 584 138).

La prova si svolgerà al Centro scolastico di Trevano, proprio dove sorgeva il famoso Castello. Ne conosce la storia?

VE  Sì, e proprio questa storia ci sarà raccontata – come ho detto – da Angela Cattaneo-Kistler e Domenico Cattaneo.

L’alfabeto russo è detto “cirillico”. Ma chi erano Cirillo e Metodio?

VE  Sono due fratelli che hanno creato l’alfabeto per esprimere ogni suono delle parole paleoslave, utilizzando l’alfabeto glagolico e greco.

Come mai l’alfabeto russo ha così tante lettere (33) ?

VE  Addirittura? Sono troppe? Non ci ho mai pensato. Però devo dire che lavorando con il Metodo Tomatis si è stabilito che la lingua russa parlata occupa la maggior parte dell’ampiezza delle frequenze verbali percepibili dall’orecchio. Probabilmente per questo fatto abbiamo bisogno di tante lettere per esprimere tutte le tonalità. Le 33 lettere del Cirillico esprimono 38 fonemi. Abbiamo anche alcune lettere che separano le vocali e ammorbidiscono le consonanti, però non si pronunciano.

Per concludere, con una singola frase esprima la Sua ammirazione e il Suo amore per la lingua russa.

VE  Secondo me, il russo scritto possiede da sempre una qualità di eleganza che promuove la nostra cultura e contraddistingue una persona moderna.

Esclusiva di Ticinolive