L’ha scoperto lo storico Ralf Ellis 

dal portale www.blognews24ore.com

Sino ad oggi, l’immagine di Gesù Cristo era rappresentata soprattutto su icone e libri religiosi. Un ricercatore britannico, specialista di testi sacri, assicura di avere trovato una vera immagine del viso di Gesù su una moneta che risale al 1° secolo.

Da tempo, l’identità di Gesù è oggetto di innumerevoli dibattiti. Lo storico britannico Ralph Ellis ritiene di aver finalmente trovato il suo ritratto autentico, su una moneta di bronzo risalente al 1° secolo. Sin qui, gli esperti supponevano che il viso dell’uomo con la barba raffigurato sulla moneta, il cui diametro è di circa 24mm, fosse quello di Manu VI, sovrano che regnava nel nord-ovest della Mesopotamia.

Dopo una ricerca durata decenni, Ellis, citato dal Daily Mail, ha concluso che Manu VI e Gesù Cristo siano la stessa persona.

Ellis ha esaminato le biografie di questi due uomini e ha trovato coincidenze che, secondo lui, non possono essere oggetto del caso. Lo storico afferma che il re Izas Manu e Gesù sono la stessa persona. Le sue conclusioni sono state pubblicate nel libro “Gesù, re di Edessa” (Jesus, King of Edessa).

La sua teoria fa sì che date della vita di Gesù Cristo dovrebbero essere spostate a circa 30 anni più tardi e che in verità Gesù non era un uomo di pace, ma una figura chiave nella guerra tra giudei e romani. La guerra che aveva dichiarato all’impero romano aveva finito per costargli la vita.

L’ipotesi di Ralph Ellis non viene sostenuta da altri storici, per i quali la moneta raffigurerebbe il re Manu VIII, che aveva regnato 70 anni dopo gli eventi descritti.

Resta il fatto che nessuna immagine e nessun testo, nemmeno la Bibbia, descrivono Gesù come era esattamente. La sua immagine più diffusa, capelli lunghi e chiari e una lunga veste bianca, è apparsa verso il 5° secolo.