Perché Assad avrebbe dovuto gasare la popolazione civile? Nessuno dà una risposta plausibile. Raccogliamo e pubblichiamo di seguito le varie voci dei più autorevoli opinionisti

Diego Fusaro: ” Vi svelo un piccolo segreto. Assad con l’attacco chimico in Siria non c’entra nulla, proprio come non c’entrava nulla con l’attacco chimico del 2013. Il fatto è che la monarchia del dollaro vuole intervenire militarmente in Siria, come presto accadrà: finanziando i terroristi, ha perso. E ora vuole la rivincita.”

I morti sono troppo pochi

“Se carico i gas su un aereo e bombardo, i morti non possono essere “solo” 70″. A parlare è Andrea Purgatori, che vide da vicino lo sterminio attuato coi gas per opera di Saddam Hussein nel 1988, che causò la morte di 5mila curdi. “Non dico che non siano stati usati, i gas, ma secondo me è successo qualcosa che ancora non sappiamo bene.”

A che pro, Assad avrebbe bombardato i civili?

Proprio quando a Bruxelles si apriva la conferenza internazionale sul futuro della Siria, per giunta. Perché violare l’accordo di Ginevra, il (novello) sostegno da parte della presidenza trumpiana, in nome di “niente”? Perché sterminare il proprio popolo, che lo vede come il salvatore, lo sterminatore dell’Isis? a chiederselo è il giornalista Giampaolo Rossi che, conclude, ad accogliere la (comune) tesi sulla “depravazione” di Assad, non ci sta.

Perché colpire i civili, anziché perseguire un obiettivo militare?

Giuseppe Cucchi, corrispondente per la Stampa, obietta sulla tesi (controversa) “ufficiale”, sostenendo che potrebbe essersi verificato un caso simile a quello del bombardamento di Merkale a Sarajevo, che generò, come casus belli, l’intervento militare della Nato. Per questo l’orrore di Idlib potrebbe generare un intervento diretto occidentale, per rimettere in discussione la (legittima) presidenza di Assad. O, alla peggio, un intervento dell’Arabia Saudita. Proprio come vorrebbero i ribelli (di Al Qaeda.)

E’ una guerra mediatica (e non siriana)

soccorritori prontamente fotografati, immagini strazianti, vero misto al finto: tutto come in un montaggio cinematografico, fonte primaria dei servizi occidentali che altro non aspettano che minare Assad.

Trump nel frattempo cambia idea. “Ho cambiato idea su Assad, ora gli USA sono pronti ad agire da soli.” Così conclude Giampaolo Rossi: “Ecco forse, a cosa serviva l’attacco a Idlib.”

Fonte (varie, tra cui blog “l’anarca” de Il giornale.)