È stato firmato ieri pomeriggio negli Studi RSI di Lugano Besso il contratto che disciplina la futura collaborazione tra la Fondazione per l’Orchestra della Svizzera italiana (FOSI) e la SSR-RSI. Entrerà in vigore il 1° gennaio 2018, avrà una durata di 8 anni e scadrà il 31 dicembre 2025.

Il documento è stato sottoscritto per la FOSI dal Presidente del Consiglio di fondazione Pietro Antonini e dal membro e Consigliere di Stato ticinese Manuele Bertoli; per la SSR-RSI dal Direttore generale Roger de Weck e dal Direttore della RSI Maurizio Canetta.

La nuova Convenzione definisce la futura collaborazione tra le parti, voluta per garantire continuità e ulteriore consolidamento all’Orchestra della Svizzera italiana (OSI) e alla sua immagine, ma anche per permettere alla SSR-RSI di salvaguardare i propri interessi e di assicurarsi un repertorio musicale classico che risponda alle esigenze del servizio pubblico e sia fruibile da parte del pubblico televisivo, radiofonico e online.

La SSR-RSI si impegna ad acquisire nel 2018 e 2019 un minimo di 90 servizi dell’OSI all’anno. A partire dal 2020 la SSR-RSI si avvarrà annualmente di almeno 80 servizi orchestrali per produzioni di musica classica. La SSR-RSI ottiene i relativi diritti di registrazione e di utilizzazione delle produzioni dell’OSI. La SSR-RSI verserà quindi all’Orchestra circa 2 milioni di franchi l’anno a titolo di remunerazione.