Confermato (a vita) il Giudice nominato da Trump alla Corte Suprema, superato l’ostruzionismo dei democratici con un cambio di regole

Washington – Il Senato conferma la nomina del giudice conservatore Neil Gorsuch, che diviene il 113esimo giudice del più alto tribunale degli Stati Uniti, per farlo, tuttavia, ha dovuto cambiare le regole della Corte Suprema.

I giudici della Corte, infatti, vengono nominati a vita: attualmente vi sono 6 giudici repubblicani e 3 democratici. La Corte Suprema è l’organismo che più ha influenza sulla vita politica e civile americana: Gursuch dovrà infatti decidere su questioni delicate e rischiose (sulle quale i repubblicani sono già schieratissimi) come l’aborto, la contraccezione, i diritti delle minoranze, i transgender (coi bagni propri).

La modifica delle regole sul voto consistono nella cosiddetta “opzione nucleare” secondo la quale, per superare l’ostruzionismo impettito dei democratici, anziché la necessaria e ormai passata maggioranza di 60 voti su 100, è stata ora introdotta quella semplice di 50 voti + 1.

La nomina di Gursuch è la prima mossa politica e non propagandistica di Trump; egli deciderà la legittimità o meno di aborto, unioni civili, eutanasia, finanziamenti elettorali validi o meno. Gursuch è nato in Colorado, ha una brillante carriera accademica, compreso un dottorato a Oxford, ha scritto un libro “Suicidio Assistito ed Eutanasia”, ha condannato la riforma (assai discussa) della sanità di Obama. E’ tutt’altro che un ideologo, dicono di lui, al contrario è prudente e desideroso di crear ponti tra le norme (spesso discusse) di Trump, e l’accoglienza di esse da parte del popolo. 49 enne, moderato, reaganiano, poco “trumpiano” e molto “establishment”

la nomina a giudice della Corte Suprema è importantissima e pressoché in vitalizio (in 220 anni solo due ne sono stati incriminati e uno dimesso); un organismo che ebbe sempre un ruolo primario nella vita politica americana, dalla Guerra di Secessione al segregazionismo.