Come ogni anno ad Aprile a Milano si svolge la Design Week  ed in questa settimana unica nel suo genere, si svolge il famosissimo Salone internazionale del mobile e design che permette da sempre di far incontrare noti produttori e distributori di ogni paese del mondo, presso la Fiera milanese a Rho in Italia. Ed infine, il “fuorisalone”, ovvero una serie di eventi, sorti spontaneamente e che quest’anno festeggia i 20 anni “di attività”, che offrono alla città del Nord d’Italia di raccontarsi tra le innovazioni di architettura, mobili e design mondiali più interessanti. Con piu’ di 450 eventi in cui i turisti e milanesi possono trovare aperitivi, concerti party e spazi cittadini -che vengono chiamati  in questo periodo i “district”- tutti dedicati all’arte ed all’arredamento.

Una città in festa che merita uno sguardo “da vicino” ed un focus, forse, che meriterebbe di essere sicuramente più approfondito e visitato anche data la vicinanza con la Svizzera.

Per questo, al fine di offrire una panoramica della settimana del design milanese, si è pensato di creare una piccola mappatura della kermesse milanese del fuorisalone di cui è anche protagonista la Svizzera. Una dimensione sempre più interessante dell’atto inventivo dell’arredamento e del design d’avanguardia resa sensibile al grande pubblico come un vero e proprio piccolo “EXPO” che coinvolge nazioni, città e racconta del mondo.Mostra evento, cardine dunque, che ha accompagnato i turisti ed visitatori dal 3 al 9 Aprile 2017 e segnato profondamente questa 20 esima edizione, con le incredibili installazioni sperimentali di MATERIAL IMMATERIAL della rivista specializzata di Interni, che ha sviluppato come ogni anno, installazioni sperimentali ed interattive di architettura e di design ed indagato in un doppio senso, materiale ed immateriale appunto. Il progetto, visitabile sino al 15 di Aprile nelle due sedi della Statale di Milano e l’Orto botanico di Brera, sempre dell’Università degli Studi di Milano offre un valido esempio dell’ARTE DEL CONVIVIO a pochi giorni tra l’altro, dalle celebrazioni della Pasqua.

Ma quali gli appuntamenti svizzeri imperdibili di questo fuorisalone 2017 milanese?

Sicuramente l’evento ed il cocktail party di FREITAG che è anche una novità assoluta in Italia. Le borse della FREITAG vengono create nel laboratorio di Zurigo con dei teloni di camion che, nella loro vita precedente, recita il comunicato stampa “hanno macinato migliaia di chilometri in tutta Europa e, con ogni probabilità, anche nel traffico della Tangenziale di Milano”.

Stesso per la linea di abbigliamento biodegradabile F-ABRIC, che “è interamente concepita da FREITAG e prodotta in Europa, visto che il primo resistente tessuto dei pantaloni FREITAG, ricavato da fibre di lino e canapa, è stato filato proprio in un telaio della zona, il quale è fornitore del brand svizzero ancora oggi”.
1500 pezzi unici,dunque,  ricavati da materiali riciclati e tanti accessori di questo brand svizzero molto amato e che, proprio per il fuorisalone, si mette “in mostra” in una zona, quella di corso como e corso garibaldi, vero e proprio crocevia di cultura e commercio.

Inoltre, per tutta la durata del Fuorisalone, sarà attiva la “Swiss Design Map Milano” che è parte integrante di una crescente operazione del Consolato generale di Svizzera a Milano.

Essa persegue infatti l’obiettivo di presentare la nazione Svizzera come uno dei luoghi “più innovativi e competitivi al mondo, una destinazione per un’esperienza di lifestyle unica. E magari sarai sorpreso di scoprire un paese che coltiva il talento creativo giovanile proprio negli ambiti industriali per i quali Milano è famosa: cibo, moda e design”.

Un fuorisalone da scoprire e vivere insomma, sotto l’unico comune denominatore del design più esclusivo e l’amore per il lifestyle.

Da segnalare anche la bella mostra “Girogirotondo: design for children” alla Triennale che sarà aperta sino a Febbraio 2018. Un incontro unico ed irripetibile con l’alto valore del design ed il mondo dei piccoli ed uno dei suoi più storici protagonisti italiani, Antonio Rubino ed il suo personaggio più amato “Quadratino” che da anche il volto alla mostra nello scalone d’onore del museo. Antonio Rubino,  che fu illustratore e scrittore per la prima infanzia e percorse il XIX secolo dall’art noveau al simbolismo, dal decadentismo al futurismo realizzando disegni negli anni 20, per mobili di camerette e sedute per bambini (in mostra). Il percorso parte a cura di Stefano Giovannoni è un inno al design ed i suoi simboli declinati per i bambini dove arredi, a cura di Maria Paola Maino; giochi, a cura di Luca Fois con Renato Ocone e Architetture, a cura di Fulvio Irace percorrono segni, a cura di Pietro Corraini, ed Animazioni, a cura di Maurizio Nichetti, fino a degli Strumenti, a cura di Francesca Balena Arista. Un fuorisalone ricco di fascino e design per tutti, insomma. Di sicuro da visitare.

Cristina T. Chiochia