Forse prevedibile il testa a testa Macron-le Pen, non però il secondo posto della Le Pen, che si prospettava prima, che qualche settimana fa la si dava addirittura al 28% (vetta massima raggiunta). Su un candidato nuovo come Macron c’erano molte incertezze, probabilmente l’elettorato è diretto alla sua persona, essendo il suo partito molto vacuo. Formalmente Macron socialista non lo è mai stato; è stato sì ministro, ma è andato oltre il nome di destra e di sinistra. Sostenuto da Valls, nel partito vinto da Hamon, (il cui risultato non è però stato rispettato, essendo stato candidato Macron).

La soglia sarà la maggioranza assoluta; le elezioni si terranno il 7 maggio. Per la Le Pen sarà molto difficile, anche se, (Brexit docet) non si sa mai.

Chi voterà per la Le Pen? Oltre al suo elettorato, forse qualcuno di Fillon. Resta ora da vedere chi dell’estrema sinistra sceglierà la persona di Macron.

Macron è il sedatore dei populismi, venendo da un ambiente bancario, uomo dell’establishment, della banca centrale europea non farà alcuna Rivoluzione, per così dire, ogni eventuale sedizione sociale sarà minimizzata, è l’uomo che piace all’Europa, è l’uomo della morigeratezza.