L’uno mangia porchetta e salamelle, l’altro suona il piano e cita i poeti. Il primo dice al secondo d’essere solo “un burattino elegante”

“Sarebbe come se in Italia fossero fuori Renzi e Berlusconi” così Matteo Salvini, leader della Lega, commenta il risultato delle Presidenziali Francesi, per le quali il ballottaggio del 7 maggio deciderà se affidare la poltrona di presidente all’energica guerriera del front National che si piazza seconda con ben il 21,7% o al bell’aristocratico banchiere che si piazza primo, con il 23%.

Salvini offre un’analisi spontanea dicendo che, secondo lui, i Francesi  voteranno Macron mentre la sinistra, come spera il politico, voterà la Le Pen. Eppure, intervistati da france2 in diretta, gli elettori di Melénchon, sconfitto per poco, col 19%, hanno dichiarato che voteranno scheda bianca, per non dover scegliere tra un banchiere e una nazionalista.

La cosa più sorprendente è tuttavia la gossippata dichiarazione del nerboruto leader leghista al biondo e diafano pianista in giacca e cravatta. L’estetica non scoraggia, a quanto pare, nessuno. “E’ un burattino elegante, niente di più. E’ il finto nuovo, è la minestra che non digerisce più nessuno.” Dichiara l’alleato del centro destra, che molla Berlusconi solo quando c’è da tifare la Le Pen. Se ne intende, di minestre, lui.

“Tutto il sistema” conclude poi Salvini “è contro la Le Pen, in una maniera ancora più dura di quanto lo sia l’establishment in italia con la Lega. Eppure con lei, con noi, ci sono i giovani.”

L’eleganza fa l’uomo scaltro, in barba ai barbuti.

intervista estrapolata da IlGiornale.it, contributo esterno

F.F.