La sezione Plr di Lugano prende atto, con rammarico, della decisione di Giovanna Masoni Brenni di rinunciare a candidarsi quale membro del Consiglio Direttivo del LAC. Giovanna dimostra, ancora una volta, sensibilità e senso di responsabilità non comuni. Il suo gesto è segno anche della raffinata cultura cui si è sempre ispirata nella promozione del LAC. L’auspicio è che il Municipio e l’Ente autonomo sappiano apprezzare queste rare doti.

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Le mani sulla Città

Tenuto conto della politicizzazione estrema che il “caso Masoni” ha assunto sin dall’inizio – con il coro dei Farisei che spergiuravano trattarsi unicamente di cultura e di competenze – l’amaro sacrificio di Giovanna dev’essere visto come una sconfitta chiara e netta del PLR di fronte allo strapotere leghista. “Fanno quello che vogliono!”, è questo il commento più frequente che abbiamo sentito in giro. Con il Veleno (e se n’è versato tanto) e con il Sorriso, esibito in quantità sovrabbondante da chi ha quell’arte ben appresa e molto a lungo praticata.