Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti consegnerà venerdì 12 maggio alle 15.30 le firme raccolte in favore di una petizione il cui nome figura nel nostro titolo.

Noi non ci occupiamo di petizioni. Ma se proprio dovessimo farlo, la nostra petizione si intitolebbe “No al Liceo come scuola degli asini”.

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Il liceo ticinese è sotto attacco: sul finire di aprile i governi di Cantone e Confederazione hanno presentato un pacchetto di misure per ridurre il numero di studenti liceali!

3 proposte di riforma sono particolarmente preoccupanti:

1. L’inasprimento dei criteri per la concessione della maturità

Il consigliere federale Johann Schneider-Ammann ha dichiarato di ritenere non sufficiente il livello di formazione dei maturati svizzeri, motivo per cui occorrerebbe rivalutare in senso restrittivo i criteri per concedere la maturità. Sul banco della Conferenza dei direttori cantonali dell’educazione vi sono varie proposte, tra cui la quadrupla compensazione per la matematica e l’italiano o l’ottenimento della sufficienza in entrambe le materie.

2. Un limite al numero di bocciature (al massimo una nel primo triennio)

Il DECS ha avviato una consultazione sulla proposta di introdurre un limite alle bocciature possibili al liceo: tra la prima e la terza classe, sarebbe possibile ripetere l’anno un’unica volta. Chi dovesse bocciare una seconda volta, verrebbe messo alla porta.

3. La soppressione di vari corsi facoltativi e complementari

Nella manovra di rientro finanziario presentata dal Governo è presente l’intenzione di ridurre i corsi facoltativi del liceo (salvo quelli di religione, teatro e lingue) e di abolire i corsi di introduzione all’informatica e i corsi complementari di educazione fisica. Con questa operazione si dovrebbero risparmiare circa 800’000 franchi all’anno.

Il SISA non ci sta: firma anche tu!