dal portale www.blognews24ore.com

Dalla sua elezione, il presidente Donald Trump è sotto l’attacco dei principali media americani, attacchi che si nutrono di fughe di notizie provenienti dalle alte sfere dello Stato. Il che fa pensare che Trump potrebbe essere minacciato di destituzione. Tra le accuse che gli vengono mosse, quella di avere legami con la Russia e di rivelare al Cremlino informazioni segrete.

Jake Novak, cronista per il canale CNBS, pensa che a Washington lo sforzo di destituire Trump è costante e che il presidente potrebbe essere vittima di un colpo di Stato. Novak è convinto che la fuga di notizie su quanto Trump discute con i dirigenti russi sia ben peggiore del fatto che tra presidenti di potenti nazioni ci si rivelino dossier segreti. Il giornalista ricorda che non è la prima volta che alti dirigenti americani cercano di diffondere informazioni non confermate riguardanti i legami di Trump con Mosca.

Jake Novak fa notare che queste fughe di notizie hanno un punto comune : tutte sono state immediatamente riprese nelle dichiarazioni di funzionari che da sempre cercano di mettere in cattiva luce il presidente. A suo dire, le talpe della Casa Bianca possono essere principalmente due. Si può trattare di un personaggio molto vicino a Trump, oppure di qualcuno che fa parte della struttura della raccolta di informazioni del Congresso.

Il giornalista ritiene che Trump si sia compromesso licenziando James Comey, il direttore del FBI, così come il consigliere alla sicurezza nazionale, Michael Flynn. Novak sottolinea che però questa non è una base sufficiente per procedere alla sua destituzione. Secondo la Costituzione americana, la destituzione del presidente può essere pronunciata solo nel caso di alto tradimento, corruzione o altri crimini molto gravi.

Secondo Novak non esiste una sola prova a sostegno delle accuse contro Donald Trump. Questo rinforza la determinazione dei suoi sostenitori, che lo hanno eletto perchè vedevano in lui un nemico dell’attuale classe politica.