Il corteo “Insieme senza i muri” è partito da Porta Venezia, Milano, per sostenere i migranti, ma non senza polemiche scaturite soprattutto dall’accoltellamento da parte di un giovane con madre italiana e padre magrebino, di un poliziotto e due militari durante un controllo di documenti.

Non sono mancate le critiche da parte della Lega Nord, il governatore Roberto Maroni aveva chiesto la cancellazione dell’iniziativa e Matteo Salvini ha parlato di “marcia per gli invasori”, ma il sindaco di Milano Beppe Sala ha comunque promosso l’evento e guidato il corteo assieme a Emma Bonino. Altre personalità di spicco hanno partecipato alla marcia, come il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e il presidente del senato Pietro Grasso. Ma non sono mancati anche centri sociali, associazioni culturali e gruppi impegnati nell’integrazione degli extracomunitari.

Il sindaco di Milano ha garantito la sicurezza durante il corteo ma qualche tensione comunque c’è stata. Militanti dei centri sociali hanno contestato il PD definendolo “la peggior destra” a causa del sostegno dato dal partito alla legge Minniti-Orlando, un decreto che contiene “disposizioni urgenti per l’accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonché misure per il contrasto dell’immigrazione illegale”. La tensione tuttavia non è durata a lungo e non è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine.