dal portale www.blognews24ore.com

Un articolo del portale d’informazione 7sur7.be – 13 testate giornalistiche, raggruppate nella rete dei media European Investigative Collaborations (EIC), hanno iniziato a pubblicare i “Malta Files”, decine di migliaia di documenti confidenziali che rivelano i retroscena di un paradiso fiscale di cui si parla poco.

Secondo il sito investigativo Mediapart, Malta, che presiede sino al 30 giugno l’Unione europea, è una piccola isola di 430’000 abitanti e ogni anno toglie ad altri paesi entrate fiscali per almeno 2 miliardi di euro.

Secondo Mediapart, l’indagine si concentra sull’evasione fiscale, il riciclaggio di denaro e la corruzione, basandosi sulla lista completa di persone e entità implicate in 53.247 società registrate a Malta. Tra queste società figurano compagnie aeree, multinazionali e colossi bancati europei e americani.

Secondo il settimanale tedesco Der Spiegel, diversi gruppi tedeschi detengono società registrate a Malta, come BMW, BASF, Deutsche Bank, Puma, Merck, Bosch o Rheinmetall. A Malta, la compagnia aerea Lufthansa possiede 18 filiali. Contattate dal giornale, le aziende hanno confermato che la loro presenza a Malta è legale e in regola con le norme fiscali.

Il 10 maggio scorso, il ministro delle finanze del Land tedesco della Renania del Nord-Vestfalia, Norbert Walter-Borjans, aveva dichiarato che la sua amministrazione indaga su circa 2’000 società fantasma registrate nell’isola, di cui molte legate a grandi gruppi tedeschi e sospettate di frode. Walter-Borjans si esprimeva in base a informazioni ricevute da una fonte anonima.

Secondo la rivista italiana L’Espresso, l’Italia è il paese più rappresentato nei “Malta Files”, con circa 8’000 società controllate da azionisti italiani. L’indagine è stata svolta da decine di giornalisti europei di 16 paesi ed è durata quattro mesi. Tutte le informazioni saranno rese pubbliche entro la fine di giugno.