In queste ore successive alla tragedia, gli eventi si susseguono a grande velocità mentre la polizia indaga sull’attentato avvenuto ieri durante il concerto della famosa cantante Ariana Grande. È stato confermato in tarda mattinata l’arresto di un 23enne che pare essere collegato all’attentato mentre un altro uomo è stato fermato dalla polizia al centro commerciale Arndale dove c’era stata un’evacuazione ma non è chiara la connessione con i fatti di ieri sera.

Inizialmente si è parlato di un attentato suicida ma ora il capo della polizia di Manchester Ian Hokins ha dichiarato che l’investigazione condotta è “complessa e a largo raggio” e cerca di fare luce sull’appartenenza o meno dell’attentatore ad una rete. Le indagini si svolgono in collegamento con l’antiterrorismo e i servizi britannici ma anche con i testimoni a cui è stato chiesto di inviare foto o video che potrebbero essere utili all’indagine. Si tratta del più grave attentato in Inghilterra dal quello di Londra del 2005.

“Senza dubbio le persone di Manchester e di questo paese sono cadute vittima di un crudele attacco terroristico che ha colpito giovani inermi” ha dichiarato il primo ministro Theresa May che in mattinata ha presieduto un meeting del gabinetto Cabinet Office Briefing Rooms.

Solidarietà e parole di conforto arrivano da tutto il mondo. Paolo Gentiloni ha espresso “vicinanza e solidarietà al governo del popolo britannico” mentre la stessa Ariana Grande ha espresso il suo dolore in un tweet: “A pezzi. Dal profondo del mio cuore, mi dispiace. Non ho parole”.