Questa non è un’intervista all’acqua di rose ma una mitragliata di giudizi “spietati”. Un testo del genere ben difficilmente “passerebbe” sui media istituzionali (e in effetti, concretamente, testi dello stesso tenore NON sono passati).

Abbiamo incontrato personalmente due volte Diego Zanoni, ricavandone un’impressione di assoluta competenza. Pubblichiamo sotto la nostra responsabilità (non dovendo domandare il permesso a chicchessia) ma naturalmente concediamo a tutti gli interessati un’amplissima facoltà di replica.

Un’intervista di Francesco De Maria.

NB. A causa della sua inabituale lunghezza sarà pubblicata in quattro parti, la seconda domenica 4 giugno.

 

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Francesco De Maria  Posso pregarla di presentarsi ai lettori di Ticinolive?

Diego Zanoni  Mi chiamo Diego Zanoni, sono un imprenditore e pilota civile, presidente e fondatore qui in Ticino della Generalavia, una azienda ad alta vocazione tecnologica operante nel comparto aeronautico ed aerospaziale. Sviluppiamo progetti e prodotti molto innovativi che spaziano da nuovi velivoli per un nuovo concetto di “mobilità”, fino a software per il controllo e per la sicurezza dello spazio aereo oggi più che mai necessari. Con la Università Supsi stiamo appunto lavorando su Skycheck, un progetto rivoluzionario che consentirà sia ai piloti che alle autorità di polizia o militari il di rosecontrollo totale dello spazio aereo, droni compresi e tutto sarà possibile anche da un semplice smartphone. Il comparto Consulting si occupa altresì di sviluppo e gestione aeroportuale, abbiamo lavorato su molti progetti tra cui quello di Roma Urbe che è diventato in 5 anni uno degli aeroporti con il maggior traffico di aviazione turistica in Europa. Qui in Ticino collaboriamo in particolare con SUPSI, un team universitario veramente in gamba.

Lei è un uomo che sul tema Aeroporto di Lugano ha molte cose da dire. Ha già preso posizione pubblicamente?

DZ  Per motivi correlati alle mie precedenti esperienze, ho sempre preferito evitare, ma visto quanto sta accadendo, non posso esimermi dal farlo. Siamo stati consulenti di parte per un importante gruppo Altoatesino contrario alla insensata politica di sostentamento fiscale dell’aeroporto di Bolzano e questo fino alla sua definitiva chiusura oltretutto per referendum popolare lo scorso giugno, una catastrofe da 100 milioni di €uro. Mi è dispiaciuto molto vedere le colpe in tanta ignoranza e ottusità, ma non potevo mentire a coloro che mi avevano dato fiducia ed alla fine ha prevalso la dura verità per troppi anni celata, i Bolzanini hanno detto basta e hanno picchiato molto duramente. Su Lugano mi sembra di rivivere la stessa storia, stessi attori, stessi registi e stessi produttori di un film girato in bianco e nero nell’era del digitale. Ho citato Bolzano perché le analogie sono impressionanti per risultati, management, ubicazione e contesto economico. L’esperienza non risolve i problemi ma aiuta a non ripeterli ma vedo che l’incompetenza, ovvero il virus più letale del nostro tempo è emigrato anche qui.

Il dibattito sui media è libero o, al contrario, condizionato? Ci sono opinioni che “non passano”?

DZ  Quale dibattito mi scusi? Gli ultimi articoli che ho letto sui giornali e riferiti all’aeroporto sono di due mesi fa ed erano informazioni, nessun approfondimento utile alle persone, consideri che la ultima intervista che oltretutto mi hanno chiesto per ticinolibero non solo e’ stata travisata, ma la hanno inviata alle parti in causa senza pubblicarla e senza delibera, un capolavoro di trasparenza e correttezza. Ho avuto modo di confrontarmi con tante persone qui in Ticino che mi hanno chiesto pareri e ho compreso che la gente non conosce neppure lontanamente la realtà dei fatti, una realtà volutamente poco spiegata, spesso travisata oppure ostracizzata per le solite finalita’ di consenso popolare e soprattutto molto poco approfondita anche da coloro che hanno il dovere di trasparenza nei confronti dei cittadini, i veri proprietari del loro aeroporto e questa è la cosa più grave. E’ ovvio che vi siano degli ostracismi su argomenti così delicati, i soldi in ballo sono tanti ed il controllo passa sempre dalla ignoranza, meno sai e più ti accontenti di risposte ovvie e chi ha da dire si contiene nel farlo, ma è comprensibile se hai i tuoi soldi in gioco. Avere problemi costa. Leggo sui quotidiani che su Lugano Agno sarebbero necessari 50 milioni di Franchi per il rilancio, che la pista è corta, che i costi sono alti, che fornitori, dipendenti, e collaboratori sono tutti poco collaborativi e arcigni, ma sono le solite patetiche cantilene già udite, identiche come è identica la voce di chi le grida e come è identica la penna di chi le scrive. Poi però la situazione degenera come è oggi e informare diventa complicato, le persone si chiedono: perché non lo hanno detto prima? Si perde la fiducia e tornare indietro è molto difficile.

Mi descriva lo stato attuale di Lugano Airport con riguardo alle rotte, alle compagnie, ai volumi di traffico, alla sostenibilità economica. La situazione nuda e cruda.

DZ  Rotte e Compagnie? Da quello che conosco e si evince dal sito della societa’ le rotte sono: Ginevra e Zurigo,basta. Poi le stagionali circa 4 ovvero sardegna,puglia e ibiza, fine. La situazione “nuda” chiunque può visionarla sul sito del UFAG che è l’Ufficio Federale Aviazione Svizzero con tutti i dati di traffico, mentre la situazione “cruda” ovvero i perché questi dati sono così scarsi è tutta una altra faccenda. A Lugano Agno nel corso degli ultimi 15 anni il traffico passeggeri commerciali è sempre diminuito con regolarità passando da oltre 1.3 milioni di passeggeri nel periodo 2000/2005 a poco più di 800.000 nel periodo 2011/2015, nonostante ben 4 milioni di CHF erogati alle compagnie aeree come contributo di marketing ed una perdita di esercizio che si è magicamente stabilizzata in 4.6 milioni di CHF. Ma la cosa più incredibile sono i dati riferiti al vicino aeroporto di Locarno considerato “aeroporto minore” che, senza troppi clamori, ha passeggeri e movimentazioni di traffico non commerciale quasi 15 volte superiore a Lugano e senza i budget di Agno per il marketing ovvero: 850 mila CHF in 5 anni e neppure canalizza lavoro visto che sono anni che i dipendenti sono più o meno sempre quelli. La situazione che mi chiede e’ umiliante in particolare per i Luganesi, i dati ed i risultati parlano da soli, ogni commento e’ superfluo. Sotto i 300mila passeggeri e rotte consolidate su almeno 8 destinazioni in Europa e Russia perdiamo solo tempo a parlarne.

È Lugano – come città e come agglomerato – a non essere all’altezza (di mantenersi l’aeroporto), a non avere le potenzialità… oppure le responsabilità sono altre?

DZ  Sta scherzando vero? [no no, ndR] Ho compreso il senso della sua domanda, ma vorrei cambiare il termine “mantenere un aeroporto” in “utilizzare un aeroporto”, i contribuenti Ticinesi hanno fin troppe cose che devono mantenere, l’aeroporto lo vogliono utilizzare. Questa e’ una precisazione, ma il diavolo si nasconde nei dettagli. Lugano è ubicata al centro dell’Europa, ha un reddito procapite tra i maggiori e la Svizzera è al 3° posto al mondo come indice di sviluppo umano, pensare che non sia all’altezza di utilizzare un aeroporto è palesemente ridicolo. Il trasporto aereo è un comparto tra i più complessi ed è un rischio enorme considerarlo con tale superficialità, gli aeroporti sono e saranno sempre più indispensabili e non producono utili solamente perché esistono o perché qualcuno ci capita per caso, sono l’inizio e la fine di un complesso sistema di sinergie ed organizzazione che si chiama: trasporto aereo.Non voglio essere presuntuoso, ma a Lugano ho l’impressione che ancora non hanno ben capito a cosa potrebbe servire Agno, lo guardano, lo studiano, ne parlano, lo vogliono sempre più bello, è come se avessero in garage una fiammante auto ma non hanno la più pallida idea a cosa serva. Se ancora siamo a questo punto, siete messi molto male. Un Aeroporto come Agno che, non dimentichiamolo è dei cittadini, deve portare indotto, servizi e valore aggiunto e quindi, per essere più chiaro: passeggeri, turismo e servizi, almeno uno di questi. Lei mi chiede di chi sono le responsabilità riferite ad un bene pubblico e cosa dovrei risponderle? Dei cittadini? Le responsabilità sono politiche e manageriali, ma le conseguenze ricadono sulla collettività.inconcepibile che una delle regioni più ricche di Europa abbia un aeroporto da anni inefficiente, che costa ai contribuenti milioni e che di fatto sia inutilizzato e perennemente in deficit per colpa di una politica poco attenta, di gestioni capricciose e con un cronico complesso di inferiorità.

(fine della prima parte) 

esclusiva di Ticinolive