Sull’intensa, splendida performance di Chantal ieri sera a Poestate nel patio di Palazzo civico… lasciamo la parola alla concorrenza (com’è giusto).

da www.tio.ch

Chantal Fantuzzi, alla quale è stata affidata l’apertura, sembrava uscita da un quadro di Dante Gabriel Rossetti: abito candido ricco di ricami, corona di fiori in testa, una vera “sposa dei ghiacci” come il titolo dell’opera che ha presentato POESTATE. Introdotta da Francesco De Maria, la giovanissima Chantal (21 anni) ha scritto una tragedia «in stile alfieriano» con una base storica e scritta in stile settecentesco, la cui protagonista è una donna dal cuore di ghiaccio, come ha rimarcato l’autrice. «Bisogna rinnovare l’attualità nel solco della tradizione, anche quella più aulica» ha aggiunto Fantuzzi. Essendo una tragedia ricca d’intrighi e di lotte di potere, alla fine muoiono tutti o quasi: il colpevole è invece condannato all’immortalità, «solo e senza alcun supporto: morte, lascialo infelice». Dal palco di Palazzo Civico al teatro: questo è l’auspicio dell’autrice per “La sposa dei ghiacci”.