Dopo l’intervista all’imprenditore Diego Zanoni, lunga, approfondita… e accusatoria, è oggi la volta dell’ingegner Dario Kessel, esperto di aviazione e operatore diretto ad Agno in vari ambiti. 

Ticinolive non ce l’ha con nessuno e sarà lieto e onorato di ospitare la parola di tutti. Ha però la sensazione che il dibattito sui media “istituzionali” non sia condotto correttamente (tipo: “Questa cosa sarà magari anche vera… ma non si può pubblicare!”). In mancanza d’altro una certa importanza la assumono allora i portali, lo spazio c’è.

Potrebbe ad esempio intervenire il dottor Tobiolo Gianella, che ho personalmente intervistato più volte (mai sull’aeroporto), o il Sindaco (che potrebbe prestarmi una frazione della sua stupenda visibilità) o l’on. Zali o, naturalmente, il presidente avv. Emilio Bianchi. Tutti membri del CdA.

Un’intervista di Francesco De Maria.

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Francesco De Maria  Ing. Dario Kessel, ci descriva – nel modo il più obiettivo possibile – lo stato di Lugano Airport, quanto al numero dei passeggeri, alle compagnie operative sullo scalo, alle rotte servite, alla situazione finanziaria.

Dario Kessel  Lugano Airport è una società che se non venisse rimpolpata annualmente dalla Città di Lugano sarebbe già fallita! I passeggeri sono, al momento, circa 400 al giorno per un totale annuo di 144000, le compagnie che operano voli di linea sono 2: la Swiss,  che subappalta i voli alla Austrian Airlines, e la Etihad, che vola con la ex Darwin ora Ethiad Regional. La Silver Air, piccola compagnia Ceca, collega da giugno a settembre l’isola d’Elba replicando quanto faceva la Sunshine Aviation negli anni 80-90. Le rotte servite sono dunque solo due ossia Zurigo e Ginevra mentre solo in estate Ethiad vola sulla Sardegna e sulle Baleari, come la Silver Air. La situazione finanziaria di Lugano Airport è assolutamente negativa, anche se la direzione dice che la gestione è in attivo! Questo attivo è facilmente spiegabile con “aggiustamenti” contabili, ma il debito consolidato è di svariati milioni, milioni che vengono coperti o postergati dalla città di Lugano e messi a carico dell’ignaro contribuente [forse non così ignaro, ndR]. Vorrei comunque enfatizzare il fatto che una partecipazione finanziaria della città di Lugano alla LASA (Lugano Airport SA) non è fuori posto, in fondo si tratta di servizio pubblico!

Non vanno poi tralasciati i voli “VIP”, i voli da diporto e i voli scuola, che in quanto a numero superano di gran lunga quelli della linea. L’aviazione generale, quella citata sopra, genera circa il 50% del fatturato generale di Lugano Airport.

Può illustrarci l’evoluzione di Lugano Airport negli ultimi 15 anni?

DK  Negli ultimi 15 anni posso dire che su per giù il numero di passeggeri e di voli è costante con una fluttuazione del 15% – 20% . Ci sono state alcune compagnie che hanno tentato la fortuna con collegamenti su Roma, su Vienna, ma hanno regolarmente mancato l’obiettivo lasciando in braghe di tela la Lugano Airport.

Parlando in termini generali, Lugano Airport ha un futuro?

DK  Un futuro per Lugano Airport ci sarebbe senza dubbio, ma si dovrebbe operare con oculatezza e con visioni chiare.

In particolare, i voli di linea su e da Lugano hanno un futuro?

DK  I voli di linea hanno un futuro specialmente con il Lugano-Ginevra che fa risparmiare un sacco di tempo rispetto all’automobile, mentre per il Lugano-Zurigo vedo nero. Infatti una volta completato Alptransit e terminata la linea Lugano-Malpensa ritengo superfluo questo volo, anche perché l’operatività non è garantita per ogni volo a causa della meteo e il passeggero con una nuova alternativa sicura non volerebbe da Agno.

A me piacciono i numeri (sono matematico per formazione). Quanto della crisi di Lugano Airport è dovuta all’ “insufficienza” di Lugano (dimensione dell’agglomerato, potenzialità economiche, attrattività turistica e bancaria, ecc.) e quanto all’insufficienza del management? Assegniamo delle percentuali! (ammettiamolo pure, soggettive…)

DK  Questa insufficienza è cronica! Quale paese ha un’aeroporto di linea per 300’000 abitanti ? per di più situato in una regione montagnosa? Come ormai tutti sanno le banche stanno diradandosi se non sparendo e con loro anche la potenzialità di voli “finanziari”, mentre per il turismo di massa gli aerei che possono operare ad Agno portano al massimo 70 passeggeri e i relativi costi sono ben superiori a quelli riscontrabili in città come Zurigo o Milano. Per quanto concerne l’aviazione generale (voli VIP) questa insufficienza non esiste, ragione per cui tali voli andrebbero incentivati.

Abbiamo sentito parlare per anni di “insufficiente lunghezza della pista” quale causa del sottosviluppo dell’aeroporto. Su questo punto specifico vorrei da lei un parere tecnico.

DK  La lunghezza della pista non è l’handicap principale, molto di più lo è invece l’avvicinamento alla pista, che essendo più ripido della norma (6.65 gradi di inclinazione del sentiero di avvicinamento rispetto ai 3 gradi standard) crea non pochi problemi ai piloti e agli aerei, limitando l’agibilità in caso di cattivo tempo. Infatti su avvicinamenti standard la visibilità è ancora sufficiente con 800 metri mentre a Lugano ne servono parecchi di più, lo stesso dicasi per l’altezza delle nuvole basse (plafone in gergo aeronautico)

A quanto ammontano, mediamente, le perdite dell’aeroporto in questi ultimi anni?

DK  Le perdite di Lugano Airport sono molto relative in quanto vengono regolarmente saldate dalla Città di Lugano [umorismo involontario o brillante sarcasmo? decida il lettore; ndR], ma quelle reali sono comunque nell’ordine di grandezza del milione all’anno o di più.

Un caso che ebbe ampio spazio nei media è quello della compagnia greca Minoan. Ce lo può raccontare con precisione?

DK  Beh mi risulta un pochino difficile esprimermi sulle cifre reali, ma la Minoan ha lasciato sul terreno circa due milioni a carico di chi ha pagato il buco! Anche se tramutando i buchi di Minoan in incentivi alle compagnie aeree si sono fatti miracoli contabili. In pratica Minoan volava su Roma e su Vienna e incassava i biglietti dei pochi passeggeri, mentre sembra abbia dimenticato di saldare le fatture per tasse di atterraggio, carburante, catering, alberghi ecc. poi se n’è  andata adducendo motivi di poca collaborazione e di denigrazione da parte di non si sa bene chi.

Di fronte alla crisi (parliamo degli ultimi anni) il municipio di Lugano si è mosso o si è mantenuto passivo?

DK  Il Municipio di Lugano è latente da sempre sulla gestione, mentre paga i debiti causati dalla gestione stessa, pertanto non so se parlare di poco interesse o di interesse imposto dalla situazione! Prima che la gestione fosse privatizzata (Lugano Airport SA in mani pubbliche ossia 12,5% in mano al Cantone ed il resto alla Città) gli utili e le perdite andavano a finire sui conti della Città oggi invece la città paga i debiti della SA e metterà tali perdite a bilancio non vedendo gli utili. Va però detto che ai tempi di Crossair l’attività aeroportuale era in attivo, forse meno lo erano i voli, ma questo non era il problema di Lugano.

La lottizzazione politica del CdA è evidentissima (effettuata secondo i dettami del cosiddetto “manuale Cencelli”) e rispecchia i rapporti di forza nell’Esecutivo. Quali sono (se ci sono) le conseguenze negative di tale situazione?

DK  Le conseguenze di un CdA politico sono quelle di un CdA poco competente e poco interessato, pertanto se la direzione dell’azienda è sveglia ha di conseguenza in mano il CdA.

Il potere decisionale della direzione di Lugano Airport è grande o, al contrario, limitato? Esegue principalmente le direttive dei superiori?

DK  Il potere decisionale della Direzione LASA è pressoché illimitato, per fortuna chi deve erogare i finanziamenti relativi a tale potere sono le casse della Città di Lugano e del Consiglio Comunale e non assecondano tutti i desideri di LASA. Ordini superiori non ne giungono per niente in quanto il CdA è unicamente politico e pertanto assolutamente disinteressato.

In settembre il Consiglio comunale dovrà votare su un investimento di 21 milioni atto a “rilanciare” l’aeroporto (nuovi hangar, acquisti di terreno, migliorie di vario genere, ecc.). La vede come una mossa vincente?

DK  Assolutamente no! Si tratta nuovamente di una mossa “politica”; infatti  dei 21 milioni 6 servono a costruire delle aviorimesse provvisorie (contestate dal Comune di Agno), una parte per piccoli lavori di manutenzione e circa 13 milioni per acquisire in via di esproprio 63000 metri quadri di terreni (notiamo che si vorrebbero pagare Fr. 200.- al metro quadro terreni che oggi sono stimati ben oltre i 1000.- franchi) sui quali oggi operano i privati (leggasi il sottoscritto, la ditta Luganair, l’Aero Club di Lugano, ecc) In pratica con questa operazione si vogliono togliere di mezzo coloro che gestiscono le attività collaterali alla gestione aeroportuale come ristoranti, chioschi, rimessaggio di aerei ecc. con la speranza di far tornare i conti della gestione! Ma qui ci si scorda del fatto che serve anche un’aerostazione nuova per alloggiare i commerci, ora gestiti da privati, e questa aerostazione costa almeno 50 milioni ! Soldi che la LASA spera di trovare tra i privati! Ma quale privato dà in mano i propri soldi ad una gestione che fino ad oggi ha prodotto solo perdite senza nemmeno avere il potere decisionale?

L’intervista rilasciata da Diego Zanoni a Ticinolive è dura nei toni e accusatoria nella sostanza. Ha colpito nel segno? Ha esagerato? È totalmente fuori strada?

DK  No assolutamente no! Zanoni ha detto sostanzialmente la verità, poi il resto è una sua opinione e come si sa le opinioni sono sempre opinabili.

Lei ha scritto e pubblicato molto su Lugano Airport. In quali sedi mediatiche? Ha avuto il potere di smuovere le acque? Qualcuno le ha prestato attenzione?

DK  Io scrivo da anni su tutti i media, ma la reazione politica è stata assolutamente inesistente e indifferente. La LASA invece mi odia!… ma, si sa, la verità fa male!

Voglio concludere l’intervista su toni ottimistici. Quale potrebbe essere la SALVEZZA per il nostro piccolo aeroporto? Individui una via praticabile.

DK  Io sostengo che di questo passo Lugano Airport sarà presto un ricordo ed è durato dal 1938 anno in cui fu fondato da appassionati dell’aviazione quale mio padre, il signor Frizzoni, l’ing. Pedrolini e altri ancora. Voglio comunque essere positivo! Se si cambia rotta esiste la possibilità di sopravvivere, ma la domanda è piuttosto la seguente: fino a quando la Città di Lugano si può permettere il lusso di occupare 350’000 metri quadrati di terreni pregiati perdendo ogni anno milioni?

Esclusiva di Ticinolive

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Intervista Zanoni (in 4 parti)

“È inconcepibile che una delle regioni più ricche di Europa abbia un aeroporto da anni inefficiente” – I duri giudizi di Diego Zanoni – Intervista

“Annate buone e meno buone le hanno i vini!” – Continua l’intervista a Diego Zanoni sulla crisi di Lugano Airport

“Borradori ha voluto rassicurare i cittadini con la sua presenza” – Diego Zanoni non fa sconti a nessuno – Intervista (terza parte)

“Gli aeroporti diventano fondamentali solo quando stanno per chiudere” – Ultime stoccate di Diego Zanoni – Fine dell’intervista