Teleticino: “Gli esami e la pagella”  martedì 13 giugno

Il consigliere Bertoli discute il suo progetto di “sua riforma”. Lo fa tutto sommato con l’ eleganza che lo contraddistingue, anche se secondo me questa va nella direzione sbagliata: il suo esempio di plotone ciclistico che deve rimanere unito traduce una “visione ugualitaria” della scuola che purtroppo è solo un appiattimento. La signora (ecologista) Tamara Merlo non è stata assolutamente all’altezza, nemmeno come gregaria del Consigliere. E’ arrivata perfino a dire che bisognerebbe spendere meno nella Ricerca e nell’Università a favore della scuola dell’obbligo.

Anche il Leghista Michele Guerra, pur dimostrando un certa allergia alla riforma non è stato “leggibile” nei suoi propositi. La buona sorpresa è venuta dal presidente PLR Bixio Caprara, l’unico a riaffermare alcuni principi basilari della scuola: il liceo non è l’unica formazione che porta al “Paradiso”.La Svizzera (ma anche la Germania) ha una lunga tradizione di diversificazione formativa con un apprendistato e scuole professionali di qualità. Ovvio che il mondo di oggi domanda più “formazione” a tutti i livelli, ma non necessariamente tutti devono conseguire una maturità che dia accesso a TUTTI gli studi universitari: dall’ingegneria, alla letteratura, le lingue, la filosfia, la teologia…

Inoltre Caprara ricordato l’importanza dello sforzo e del sacrificio nell’apprendimento. E’ chiaro a tutti che se un atleta vuole ottenere dei risultati deve allenarsi con impegno e metodicità; per alcuni sembra quasi che questo principio non debba valere per lo studente al quale bisognerebbe soprattutto mostrare la “bellezza” della disciplina:d’accordo sulla bellezza, ma questa è ancor più percettibile quando il docente propone un apprendimento che “tira verso l’alto” e che stimola l’emulazione.

prof. Francesco Russo