Il 24 giugno 1717, nel giorno per i massoni il più sacro, quattro logge londinesi si congiunsero, costituendo la Gran Loggia Unita d’Inghilterra, “Madre del Mondo”. Ne fu eletto gran maestro Anthony Sayer. Questa loggia con il tempo assunse una sempre maggiore importanza, tanto da diventare l’istituzione massonica centrale in grado di ‘riconoscere’ o ‘non riconoscere’ le obbedienze di questa o quella nazione.

Quel giorno nacque la massoneria moderna, detta anche “speculativa”, poiché quella che era esistita sino allora era stata una massoneria “operativa”; chiamata così perché i massoni medievali costruivano edifici religiosi e militari, e residenze di signori; mentre gli “speculativi” si occupano di problemi teorici e filosofici.

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Al nostro breve cenno storico riservato al giorno di San Giovanni, 24 giugno, ha fatto seguito questa lettera da Roma di un alto dignitario massonico, che pubblichiamo integralmente.

Spettabile Redazione,   leggo e commento dalla vicina Italia.

Ho letto con interesse la nota che intende ricordare la nascita della Massoneria ‘moderna’, e vi faccio i miei complimenti per essere riusciti a dare – in poche pennellate – una rappresentazione che può sicuramente essere di stimolo ad approfondimenti.

Tanto d’ordine generale e quindi storico, che prettamente attuali, contemporanei e quindi contestuali alle vicende della Società.

Ovviamente, mi riferisco a situazioni generali, ma permettetemi di sottolineare come l’attuale momento storico e sociale segni per la Massoneria Italiana una certa qual pesantezza, diversamente da quanto possa avvenire nella Confederazione Elvetica, dove la Massoneria gode del rispetto da parte della Società e delle Istituzioni pubbliche e civili.

Mi permetto solo di evidenziare due particolari. Il primo: se quella del 1717 era ‘moderna’ , quella attuale è certamente ‘post-moderna’ e – sotto un certo profilo, che in questa sede non è possibile trattare senza abusare di spazi è ‘post-contemporanea’, ossia rivolta a un futuro possibile e probabile ove sia avvenuta una profonda azione di disintossicazione dalle attuali scorie.

Il secondo: all’operatività dei ‘Liberi Muratori’, fece seguito lo ‘speculativo’ dei Massoni (tanto di quelli Liberi e Antichi che di quelli successivamente Accettati); ma per ‘speculativo’ va intesa quella scienza distinta dalla pratica che comprende la capacità accessibile alla mente umana di ‘tenere l’intelletto fissamente nella contemplazione delle cose’, Ossia una attività di tipo prettamente intellettuale, che va a sostituirsi a quella manuale, pratica, operativa.

Ci sarebbe molto altro da dire, specie conoscendo l’attenzione e la curiosità con cui i Fratelli elvetici seguono – specie in Ticino – le vicende della Massoneria Italiana e della loro curiosità a meglio comprenderne gli aspetti storici, tradizionalistici, ritualistici, simbolici, alla luce delle divisioni (e delle… moltiplicazioni) che purtroppo la segnano.

Grato per la cortese attenzione e disponibile per ulteriori interventi di analisi e chiarimento tanto sulla tematica che sulla problematica, porgo cordiali saluti.

Giuseppe Bellantonio

Presidente della ‘Comunione di Piazza del Gesù’ – Italia