Il Partito Liberale Radicale Ticinese ha tutti i diritti  di scegliersi il candidato (la candidata) per  Berna, ma se si aspetta un sostegno – cantonale e federale – dalle altre forze politiche bisogna che rifletta bene sulla persona da designare.

La Destra è contro Sadis, ma non certo per partito preso. La Destra le è contro a ragion veduta.

Scrive il presidente dell’UDC Ticino Piero Marchesi:  “È inoltre utile avere una persona che tuteli gli interessi della Svizzera; essendo membro di comitato del Numes (movimento che vuole l’adesione della Svizzera all’UE), lo dico senza nessun problema, Sadis in Consiglio federale sarebbe una vera e propria sventura”.

Marchesi può sembrare spietato ma questa faccenda del NUMES è grossa. Il Numes è l’associazione degli “euroturbo” e la sezione ticinese del Numes, non è certo un segreto, è presieduta da Jacques Ducry, deputato socialista (ma ex PLR) di primo piano e di gran forza elettorale.

Didier Burkhaltèr ha dato il suo malinconico addio alla stanza del Potere perché la sua linea politica – per la fortuna del nostro Paese – è stata rifiutata e respinta.

Adesso arriva la candidata del Numes, a dargli il cambio? Beh, lasciate almeno che la Destra si opponga. Lo farà aperttamente e lealmente (benché la dimensione del rospo da inghiottire appaia esorbitante).