Amburgo – in un clima d’Inferno si discute del mondo

“Benvenuti all’inferno” così ha inizio la protesta degli “anticapitalisti”

Clima e Commercio, Immigrazione e Protezionismo – i temi dell’ultimo giorno del G20

8 luglio 2017. Oggi ad Amburgo si tiene l’ultimo giorno del G20, che si concluderà con la giornata dedicata a rifugiati, salute e misure per la crescita dei paesi sottosviluppati dell’Africa. Altro tema conclusivo e scottante, quello del clima: alla fine della giornata infatti tutti i paesi dovrebbero confermare la propria adesione al trattato di Parigi, con nota ed esplicita allusione al fatto che gli Stati Uniti si siano ritirati dal trattato.  Dopo il fronteggio Putin-Trump, oggi si avrà il Trump-May e, in nicchia, il Gentiloni-Modi (leader dell’India).

Un impegno di compromesso, quello di combattere il protezionismo, ponte di accordo (scricchiolante) tra l’Europa della Merkel e l’America di Trump anche in merito all’esportazione del gas tedesco negli Usa. Tutelare i propri mercati sì, ma impegnandosi al libero scambio (mai formula parse più ossimorica…). Punto di equilibrio, dicono i media, per l’America First di Trump.

Non più previste sanzioni agli scafisti come invece era stato proposto dal presidente del consiglio europeo Tusk.

Quaestio Ucraina per Macron, Merkel e Putin che avrebbe portato a un esito trilaterale secondo cui si sarebbero portati avanti gli accordi di Minsk

Trump e Putin: accordo sulla Siria. Mosca nega il Russiagate

Un clima abbastanza cordiale, nonostante tutto. Ovvero: gli sguardi ironici di Putin, il di lui temporeggiare nel ricambiare la stretta di mano del ridente (forse sin troppo) Trump.  Nell’incontro tra i due esponenti dell’Ovest e dell’Est del mondo, durato ben due ore, si è parlato di tutto: dalle presunte interferenze di Mosca nelle elezioni Usa, negate da Putin, alla Siria. In merito a codesta scottante questione, il ministro degli esteri russo Lavrov e il secondo segretario di stato Usa, Tillerson, hanno confermato l’accordo, raggiunto da Trump e Putin, per una tregua in Siria, un cessate il fuoco nel Sud ovest siriano, area vicina al confine giordano e per questo critica per la sicurezza dei paesi alleati degli Usa. Tillerson ha anche riferito che, in merito a quest’accordo, Assad potrebbe esser costretto a lasciare la carica (legittima) di presidente della Siria. A interrompere le due ore di dialogo ormai disteso, la piacevole entrata a sorpresa di Melania che avrebbe ricordato a Trump che il concerto della filarmonica dell’Elba, per il quale erano attesi anche gli altri leader mondiali, stava per iniziare.

Nel frattempo Amburgo è sotto assedio con una città blindata, devastata in vari punti e 200 poliziotti feriti, 100 manifestanti sarebbero stati fermati negli scontri in sole 48 ore. Auto bruciate (circa una trentina) e barricate con cassonetti e biciclette, 44 persone arrestate, negozi danneggiati.  Melania Trump , come riferito dalla sua portavoce, sarebbe stata costretta a rimanere nella sede del senato tedesco, dove alloggia insieme al marito, poiché la strada che avrebbe dovuto percorrere assieme a Trump per raggiungere la sede del G20, sarebbe stata messa a ferro e fuoco dai contestatori, la cui azione devastatrice ha letteralmente costretto leader e rispettive signore a modificare i loro programmi. La stessa Melania, in un tweet, ha espresso solidarietà per i feriti.

CF