A noi non piace criticare il Sindaco, e non lo facciamo quasi mai (ammettiamo di averlo fatto una volta, in quattro anni non è davvero molto).

Il tipico saggio di “ottimismo borradoriano” che potete leggere di seguito appare tuttavia inconsistente. Un aeroporto senza destinazioni, senza compagnie, senza passeggeri, che cosa può fare, come può sopravvivere? Che cosa può fare, se non estrarre perpetuamente denaro dalle tasche dei (poco entusiasti) contribuenti?

Quanto alle recenti “turbolenze” il Sindaco si limita a dire “Se Tizio A se ne va sbattendo la porta (disperato o frustrato), allora arriverà Tizio B”. Motivato e adatto. Ma un Tizio B si troverà sempre, quando mai mancherà?

Una particolare lode al Mattino della Domenica, che – coraggiosamente – dà spazio anche alle voci critiche. Intendiamoci, non lo fa sempre. Oggi lo ha fatto. È un segno di forza, lo dico al suo direttore, che tuttavia non ha bisogno di suggerimenti.

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dal Mattino della domenica odierno

Le turbolenze attuali vanno affrontate in modo serio e determinato, con la scelta di persone motivate e adatte a sostituire i membri partenti del CdA e con la designazione di un nuovo direttore che possa riprendere e continuare il prezioso lavoro avviato da Alessandro Sozzi. Resto fiducioso, la via per il rilancio e il consolidamento dell’Aeroporto è tracciata e, per quanto mi concerne, la perseguirò senza esitazione alcuna. Con l’approvazione del relativo Messaggio e l’indicazione dei necessari investimenti, il Municipio ha lanciato un segnale importante, quello di credere nel futuro dello scalo e di volersi impegnare nell’interesse di tutta la regione. È infatti opportuno ribadire che l’importanza della struttura aeroportuale travalica di gran lunga i confini della Città. Pensiamo ai posti di lavoro che direttamente e indirettamente vi fanno capo, al valore aggiunto che conferisce al piano del Vedeggio, il cui notevole sviluppo nel corso degli anni è anche riconducibile alla presenza di Lugano Airport; pensiamo alla rapidità e facilità con cui ci si può imbarcare (in altri scali occorre presentarsi al check-in un paio di ore prima) e non dimentichiamo poi che, grazie ai collegamenti storici con Zurigo e Ginevra (prossimamente a questi se ne aggiungeranno altri), è possibile raggiungere molte destinazioni europee e, eventualmente, tornare a casa nel medesimo giorno. In conclusione ritengo che il nostro Aeroporto vada difeso e valorizzato.

Marco Borradori