Finisce male la grande e ammirata mostra di Modigliani al Palazzo ducale di Genova. La Procura ha infatti emesso un decreto di sequestro per ben 21 opere esposte, sospettate di essere dei falsi.

L’azione giudiziaria, affidata ai carabinieri del nucleo operativo Tutela patrimonio culturale di Roma, è partita da un esposto del collezionista d’arte toscano Carlo Pepi. L’esperto d’arte Marc Restellini ha dal canto suo dichiarato: “Questa mostra è dubbia e ho dovuto segnalare questa situazione alle autorità italiane non appena ne ho visto il contenuto. L’Istituto conosce queste opere, si tratta di falsi, disponiamo di tutta la documentazione e prove scientifiche per confermarlo. Si tratta di falsi noti per almeno un terzo dei dipinti esposti”.

Dopo aver chiuso anticipatamente l’esposizione la Fondazione Palazzo Ducale ha diffuso un comunicato dichiarandosi parte lesa nella vicenda.

Curatore della mostra è l’illustre critico d’arte Rudy Chiappini, attualmente responsabile delle Attività culturali della città di Locarno. Pubblichiamo di seguito una sua articolata presa di posizione.

RUDY CHIAPPINI  “Nei lavori nell’organizzazione della mostra “Modigliani” a Palazzo Ducale, si è tenuto conto, come per tutte le esposizioni dedicate a questo artista, della difficile situazione attributiva in corso da anni per quanto attiene alle sue opere.

In particolare, ed è bene precisarlo con fermezza, non è stata questa l’occasione per proporre nessuna nuova attribuzione ma sono state selezionate opere già ampiamente conosciute per la loro presenza nei cataloghi ragionati, per la loro storia espositiva e per la bibliografia che le accompagnava.

Ai collezionisti al momento della selezione è stata richiesta la documentazione relativa all’opera prescelta e in mancanza di riferimenti precisi o di certificazioni esaustive si è deciso di rinunciare.

Tutte le opere esposte hanno dunque una storia nota agli addetti ai lavori sia per essere state pubblicate in uno o più cataloghi ragionati dell’artista, sia per figurare in varie pubblicazioni scientifiche, sia per avere perizie rilasciate negli anni da vari esperti, sia per essere state esposte in recenti importanti esposizioni internazionali.

Di molte opere vengono inoltre segnalati i molteplici passaggi di proprietà, in alcuni casi addirittura a partire dal momento in cui sono state realizzate.

In altre parole a Genova sono esposti soltanto lavori che possono contare su una storia precisa e documentata.

Dipinti e disegni noti, accettati finora senza alcuna riserva dalla comunità scientifica internazionale.

La magistratura intende ora portare avanti delle verifiche su determinate opere per fare chiarezza, nell’interesse degli organizzatori, dei curatori e dei collezionisti.

Da indiscrezioni apprendo che è stato emesso nei miei confronti come di altri due organizzatori un avviso di garanzia che ritengo un atto dovuto in attesa dei risultati delle suddette verifiche.

Da parte mia non posso che garantire l’assoluta professionalità e correttezza del mio operato”.

Rudy Chiappini