Amedeo Modigliani nel suo atelier, Parigi, rue Ravignan, 1915 (foto Paul Guillaume). Archivio Modigliani/Edizioni ELR.

 

Gli Archivi Legali Modigliani nacquero nel 1983 per volontà di Jeanne Modigliani (Nizza 1918-1984 Parigi), figlia di Amedeo Modigliani e Jeanne Hébuterne. Dopo la morte del padre e il conseguente suicidio della madre nel 1920, crebbe con la nonna paterna Eugènie Garsin a Livorno.

Jeanne Modigliani, Parigi, 1964 (foto Ralph Crane). Archivio Modigliani/Edizioni ELR

Il centro delle ricerche e degli studi per tutelare, conservare, proteggere e studiare l’opera paterna sarebbe stata Livorno, città natale del grande Amedeo (questa volontà della Modigliani venne anche dichiarata nei suoi scritti Biografici sul padre).

Casa Natale Modigliani a Livorno. Archivio Modigliani/Edizioni EL

Per qualche tempo infatti la sede fù ospitata presso la Fondazione Casa Natale Modigliani, fondata e diretta da Carlo Pepi, membro degli Archivi Modigliani e Christian Gregori Parisot venne designato come persona autorizzata a certificare le Opere di Modigliani. L’anno dopo, è il 1984, tre ragazzi organizzarono uno scherzo, alimentando la leggenda secondo la quale Modigliani avrebbe buttato alcune sue sculture in un canale di Livorno. Mentre illustri critici d’arte autentificarono le teste, Carlo Pepi le ritenne dei falsi e Jeanne Modigliani espresse moltissimi dubbi e decise di venire a Livorno per affermarlo. Misteriosamente poche ore prima della partenza Jeanne Modigliani cadde da una rampa di scale e morì. Da quel momento Christian G. Parisot venne ritenuto il custode del nome e dell’opera di Amedeo Modigliani. Agli inizi degli anni ’90 Carlo Pepi lasciò la Fondazione Casa Natale e gli Archivi Modigliani poichè non era assolutamente d’accordo sulle numerose certificazioni che gli Archivi Modigliani nella persona di Parisot andavano facendo e che a suo parere non erano giuste e ne denunciò pubblicamente la cosa. Non solo non successe niente ma Carlo Pepi venne perseguitato e qualche anno dopo la sede degli Archivi Legali Modigliani venne trasferita a Roma.

L’editore Jean Olaniszyn presenta il dipinto di Amedeo Modigliani, “Compte Wielhorski”, 1916-18, Olio su tela, cm 116 x 73 (cat. Ambrogio Ceroni, “Modigliani”, Milano, 1958, n. 136). Archivio Modigliani/Edizioni ELR.

L’editore ticinese Jean Olaniszyn per qualche tempo ha collaborato con gli Archivi Modigliani Paris-Rome nell’organizzazione di mostre e la pubblicazione di cataloghi, ma dopo aver avuto dei contrasti con Parisot per delle certificazioni di opere ritenute da Olaniszyn dubbie, ha dato le dimissioni e ha creato il proprio Archivio Modigliani con i documenti e le opere in suo possesso.

GLI ARCHIVI MODIGLIANI E IL TICINO
Prima di andare a Roma gli Archivi Modigliani sono transitati in Ticino e sono stati in parte esposti nella mostra promossa dall’editore Jean Olaniszyn e l’ing. Giorgio Alberti : “Modigliani La vita in immagini”, presentata alla Biblioteca cantonale di Lugano (13.12.2006-11.1.2007).

Amedeo Modigliani, “La vita in immagini”, mostra con catalogo (Edizioni ELR) alla Biblioteca cantonale di Lugano, 2006-2007, a cura di Christian Parisot, Jean Olaniszyn, Luca Saltini. Archivio Modigliani/Edizioni ELR.

L’editore Jean Olaniszyn con l’ing. Giorgio Alberti si prodigarono per trovare una sede ticinese per gli Archivi Modigliani, ma vari ostacoli soprattutto di natura finanziaria ne hanno impedito la collocazione nel Canton Ticino malgrado l’individuazione di una sede adeguata con l’approvazione dell’allora tenutario legale Christian Parisot.

Amedeo Modigliani, Carnet di disegni, 1915. Archivio Modigliani.

PUBBLICAZIONI DELLE EDIZIONI ELR PER AMEDEO MODIGLIANI
Jean Oaniszyn, “Amedeo Modigliani, pittore esoterico”, Archivi Modigliani ELR, Parigi-Ascona 1996.
Christian Parisot, “Amedeo Modigliani. La vita in immagini”, pubblicazione curata da Jean Olaniszyn e Luca Saltini (BCLu), con testi di Gerardo Rigozzi, Gabriella Meloni, Christian Parisot, Giorgio F. Alberti (Modigliani e la Cabbalà), e una serie di fotografie di Anna Marceddu, coedizione Biblioteca cantonale, Lugano/ELR, Losone 2006.
Christian Parisot, “Amedeo Modigliani: une vie en image” (libro in francese e russo), pubblicazione curata da Jean Olaniszyn, con testi di Christian Parisot, Giorgio F. Alberti (Modigliani e la Cabbalà), e un testo inedito di Marika Rivera-Phillips. Libro edito in occasione della mostra Modigliani al Museo Statale delle Belle Arti “Pushkin” di Mosca. Coedizione Modigliani Institut Archives Légales, Paris-Rome/ELR, Losone 2007.
Jean Olaniszyn, “Amedeo Modigliani, opere da una collezione privata ticinese”, Edizioni ELR/LDV, Locarno 2013.

MOSTRE DI AMEDEO MODIGLIANI PRESENTATE NEL CANTON TICINO
1981 – Amedeo Modigliani – Acquerelli e disegni, Galleria Prometeo, Magadino (curatore Jean Olaniszyn).

“Ritratto di Paul Guillaume”, 1915 (Collezione Domenica Walter Guillaume).
Amedeo Modigliani, “Odalisca blu (Beatrice Hasting)”, 1917 (Collezione privata ticinese). Archivio/Edizioni ELR Modigliani

1984 – Amedeo Modigliani, Spazio espositivo ELR, Ascona (curatore Jean Olaniszyn).

1999 – Amedeo Modigliani, Museo Arte Moderna, Lugano (curatore Rudy Chiappini). La più importante mostra di Modigliani presentata nel Canton Ticino.
2006 – Amedeo Modigliani – Archivi, Biblioteca cantonale (BCLu), Lugano (curatori Christian Parisot, Jean Olaniszyn, Luca Saltini).
2008 – Amedeo Modigliani – 666, Spazio espositivo ELR, Losone (curatore Jean Olaniszyn).Amedeo Modigliani, “Ritratto di Paul Guillaume”, 1915 (Collezione Domenica Walter Guillaume).

 

Nel mondo dell’arte, la vita dell’artista Amedeo Modigliani cela un segreto inquietante. Il pittore poneva spesso, accanto alla sua firma, il numero della Bestia dell’Apocalisse, il 666. Molti dei suoi scritti, scrive acutamente la studiosa di Storia dell’Arte Maria Vescovo, sono “segnati” da simboli, lettere ebraiche, numeri (si nota il 6 nei riccioli sulla fronte delle figure femminili, gli orecchini a triangolo), sigilli (il sigillo di Salomone o Stella di Davide) che Modigliani ha volutamente “nascosto” nelle opere, per canalizzare una seconda lettura che doveva essere compresa da pochi (“Risk, arte oggi”, Settembre-Ottobre 1994, n. 14, pag. 11).

Un Modigliani pittore inconsueto, che ha profonde conoscenze esoteriche e, sembrerebbe, anche convinto di essere un predestinato, un messia, o Yehovah = bellezza, – Dio – che trasforma la materia grezza, o colui che possiede la Saggezza. I riscontri sono moltissimi, e non certo casuali, si trovano parecchie opere che possono documentare e confermare tutto questo (R. Barbeau, Un prophéte luciférien, Léon Bloy, ed. Montaigne, Paris 1957).

Jean Olaniszyn