I grigi. No, non quelli extraterrestri. Nè quelli con una personalità un pò moscia. No, parlo dei nostri umani, di quelli che l’età, ad un certo punto, gli trasforma i capelli, le barbe in quel colore affascinante. In grigio, appunto. Ed erano lì, frementi e giovani dentro, con la voglia di hard (non il porno, no, quello rock-metal musicale!). Metal-Hard-Rock che Krokus e Gotthard hanno generosissimamente scaraventato fuori dagli altoparlanti elegantissimi di Piazza Grande.

Tanti e tutti i loro più conosciuti pezzi. Anche, per i Gotthard, dal loro ultimo album « SILVER » grigio argento, appunto. Per loro un modo di festeggiare 25 anni della band. Ma con la nuance di colore argenteo che appare su di loro e di tanti loro fans. Un finale, per Moon&Stars, da « urlo ». Anche per il numero di spettatori. Pienone enorme, persino sulla rampa dei disabili in carrozzella metal! Cuoio e cinghie borchiate, i duri con i capelli grigi, non mollano. E con i pugni e le mani in mostra hanno entusiasmato anche i due gruppi. Krokus e Gotthard che ricambiavano e aizzavano il pubblico con fiammate vere (verso l’alto, non preoccupiamoci) e luci rosso inferno,  naturalmente. E poi, con i Gotthard, il battito di un cuore, forte, sano, vivo, potente, fatto con la batteria battente. E appaiono, in bianco e nero le immagini del loro ex-cantante, Steve Lee, morto nel 2010. E canta con e insieme alla banda dal vivo. Da groppo in gola. Giuro!

Un’accoppiata, quella dei concerti di questa sera, Krokus e Gotthard che è energico rock! E lo hanno dimostrato, anche, insieme in un’improvvisata verso il termine del concerto dei Gotthard. Una riunione delle due band, insieme per una versione hard-rock del classico dei Beatles « Come Togheter » (del settembre 1969!). E si tendono i muscoli e si battono i piedi, scalciando al ritmo hard-rock che penetra e non perdona! E tutti partirono, molto più hard-rock di prima e, per  sempre hard-rock-metal!

Desio Rivera