Un’interrogazione del consigliere comunale UDC Tiziano Galeazzi chiede, per la seconda volta in quattro anni, il permesso di esibire al LAC la carta del Patto Confederale. Il documento storico venne redatto su pergamena nel lontano 1291 ed ha segnato l’alleanza fra i tre cantoni originari dando così inizio alla storia della Svizzera. Il Patto era stato stipulato infatti a Grütli dalle comunità di Uri, Svitto e Untervaldo che si giurarono aiuto reciproco in caso di conflitto.

Galeazzi tuttavia non è il solo a voler vedere il Patto al LAC, la sua richiesta è appoggiata da più di un terzo dei membri del Legislativo di Lugano provenienti da tutti i fronti politici.  Si prevede infatti che che l’operazione possa essere sostenuta dai privati ma che valga anche la pena spendere i soldi pubblici: un documento così prezioso potrebbe avere un enorme valore didattico, ma anche turistico, per il Ticino.

Attualmente il Patto è conservato al presso il Museo del Patto federale a Svitto e ha avuto modo di uscire da lì un una sola occasione, quella del progetto Swiss Roots del 2006 tenutosi a Philadelphia.

 

 

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