Nel cuore freddo dell’Asia, al confine con la Russia, la Cina e la Mongolia, si erge orgogliosa Astana, città del Kazakistan che detiene il primato della capitale più fredda al mondo a causa delle correnti siberiane che la lambiscono durante tutto l’inverno.

Il Kazakistan ottenne l’indipendenza dall’Unione sovietica nel 1990 ma è comparsa tra le mete più interessanti per il turismo internazionale solo da poco e non senza merito. Astana è stata ridisegnata completamente nel 1997, sono state spese ingenti somme di denaro per realizzare grattacieli altissimi e infrastrutture ultramoderne che hanno conferito alla città un aspetto decisamente più cosmopolita e bizzarro di quello della capitale precedente, Almaty.

Il progetto iniziale della città è stato elaborato dall’architetto giapponese Kisho Kurokawa ma successivamente molti altri architetti di fama mondiale hanno contribuito a plasmare la nuova capitale. Svecchiata dall’impersonale stile sovietico, Astana è ora famosa non soltanto perché compare nel nome di una delle squadre di ciclismo più forti dell’ultimo decennio, Astana Pro Team, ma anche perché sta diventando meta ambita per turisti di tutto il mondo. Immancabili nella lista di ogni viaggiatori monumenti come la futuristica Bayterek Tower, la maestosa piramide di granito e acciaio che prende il nome di Palazzo della Pace e della Riconciliazione e la famosa Independence Square che ospita spesso eventi ufficiali tra le sue due torri dorate e offre una vista mozzafiato sul palazzo presidenziale Ak Orda.

Non è sorprendente dunque che l’Expo 2017 abbia luogo proprio nella rinnovata e moderna capitale del Kazakistan. Il tema dell’Expo è Future Energy e, come si deduce facilmente dal nome, è focalizzato sulla produzione efficiente di energie pulite e rinnovabili. I tre sottotemi sono infatti la riduzione delle emissioni di CO2, efficienza energetica e Energy for All (energia per tutti). È la prima volta che un paese del centro Asia ospita l’esposizione internazionale, con la partecipazione di ben 100 paesi e una durata complessiva di 3 mesi, dal 10 giugno al 10 settembre.

Anche la Svizzera ha partecipato all’esposizione e durante la Giornata nazionale dedicata proprio alla Svizzera, il Consiglio di Stato rappresentato da Christian Vitta ha firmato un accordo d’intesa con il Governo della Regione di Almaty. L’accordo, firmato dal ministro delle finanze Bakhyt Sultanov, Doris Leuthard e Filippo Lombardi, ha come scopo la collaborazione tra i due territori nell’ambito dell’economia, del commercio, delle scienze e dello sviluppo delle nuove tecnologie. Ma si è discusso anche di turismo, di sport, di educazione e di cultura, instaurando un clima amichevole tra i due lontani paesi.