Ottavio Mangiarini Ha partecipato all’ expo 2015 di Milano, nel progetto “Arte in diretta” presso il Corriere della Sera e casa corriere curato da Paolo e Arminio Sciolli. Dall’EXPO di Astana, tra il Contemporany art center di Astana e il world museum all’expo di Shangai, racconta la sua esperienza alla Redazione di Ticinolive.

 

Ottavio Mangairini, qui con Victoria (Padiglione Art Center (Garage) ) L’artista italiano, classe 1990, diplomatosi all’accademia di belle arti di Brera in pittura e terapeutica artistica, lavora a Milano come pittore e disegnatore.

Come ha iniziato la sua carriera nell’arte?

Ho iniziato la mia carriera dell’ arte fin da bambino, disegnando ossessivamente su decine di quaderni e qualsiasi pezzo di carta. Mi sono formato nell’accademia di Brera sotto maestri come Stefano Pizzi, Andrea del Guercio e Tiziana Tacconi.

Cosa prova ritraendo le persone?

Ritrarre una persona per me non è solo un indagine delle forme di un volto, ma è la ricerca di un intimo dialogo con un altro fuori da sé che si combina con l’espressività del mio segno. In questa esperienza di expo ho adottato la formula di ritrarre le persone in un tempo molto rapido, di circa quindici minuti, nei quali sintetizzo ciò che vedo e lo armonizzo con gli oilbar, che plasmano il colore in una densa pasta cromatica.

Alcuni ritratti e opere

Astana EXPO, senz’altro una meravigliosa opportunità. Cosa prova a parteciparvi?

Partecipare ad Expo Astana è un onore innanzitutto per merito dell’ ambasciatore italiano Stefano Ravagnan che ha approvato e segue il progetto. Rappresentare il mio paese e la way of art emergente del panorama della pittura contemporanea italiana è un occasione straordinaria messa in moto dal curatore Arminio Sciolli che freneticamente lavora per la buona riuscita di questo progetto.

Ottavio Mangiarini

CF