L’associazione Iniziativa delle Alpi lancia un appello a Doris Leuthard e chiede la “rapida realizzazione di un centro di controllo in Ticino”

La notizia, di per sé assai confortante, merita un doveroso commento per quanto attiene la procedura che vedrà (forse) l’inizio della costruzione del Centro per il controllo dei veicoli pesanti di Giornico l’anno prossimo e la sua messa in funzione verso il 2023.

L’intenzione della Confederazione d’intensificare i controlli sui camion in transito risale alla fine degli anni 90, addirittura prima dell’incidente nel Gottardo del 2001. Tale avvenimento incrementò evidentemente la volontà politica di installare ai due lati delle Alpi dei centri di controllo volti a migliorare la sicurezza stradale ed a dissuadere la circolazione di veicoli o conducenti non idonei.

Le autorità ticinesi ed urane si misero contemporaneamente all’opera ed identificarono nel 2002 le due ubicazioni che avrebbero ospitato i centri di Ripshausen presso Erstfeld e Giornico sul sedime della ex Monteforno.

Si può pertanto affermare che i due progetti siano partiti assieme. Come è andata a finire è purtroppo di fronte agli occhi di tutti: nel canton Uri, grazie all’inequivocabile sostegno al progetto da parte delle autorità e della popolazione, da circa 6 anni il centro è in funzione e fornisce un’occupazione ad una cinquantina di persone, il tutto completamente finanziato dalla Confederazione. Nessun ricorso venne interposto.

In Ticino invece, ancora prima delle fasi pianificatorie, ci si è trovati di fronte ad innumerevoli ricorsi , polemiche, bastoni nelle ruote, puntualmente inoltrati e sostenuti dall’Iniziativa delle Alpi e dai movimenti a lei vicini. Invece di promuovere e sostenere il progetto, che magari avrebbe posto un freno ai camion in transito, si accendevano falò. Quando tutto sembrava fosse a posto, ecco che improvvisamente salta fuori il terreno contaminato della ex Monteforno, questione risolta solo grazie ad una provvida “accelerazione” promossa dal Consiglio di Stato.

Per chi in Ticino ha seguito quella che potremmo eufemisticamente definire la complessa procedura per la creazione del centro di Giornico che, occorre pur ricordarlo, oltre ai 50 nuovi posti di lavoro, vedrebbe la costruzione di un nuovo svincolo autostradale utile per le attività locali e permetterebbe finalmente il risanamento dell’altamente inquinato comparto della ex Monteforno, stride alquanto sentire ora, e solo ora, il proclama della Iniziativa delle Alpi che ne chiede l’urgente realizzazione.

Lelia Guscio
Deputata al Gran Consiglio
Lega dei Ticinesi