Tre lunghi mesi è durata, ma tutto ha una fine. Domani. In questo penultimo giorno il pubblico prende d’assalto i padiglioni. La ressa è compatta. Non c’è più cibo, hanno mangiato tutto.

Il nostro corrispondente Arminio Sciolli, dinamico operatore culturale, patron del Rivellino, è sul posto dal 12 agosto. Da non credersi, una costanza a prova di bomba. Il suo legame fondamentale l’ha allacciato con il Padiglione Italia, dove ha allestito il suo “Art Corner” nel quale si sono avvicendati numerosi artisti internazionali, almeno dieci. Bellissime opere sono state create in operazioni di live painting, molte delle quali andranno in dono al World Expo Museum di Shanghai.

Un ulteriore fruttuoso contatto Sciolli lo ha stabilito con il Padiglione lituano, ammiratissimo per le sue belle donne e la sua sala laser. Egli intraprenderà nei prossimi giorni un viaggio a Vilnius, al fine di approfondire e consolidare la collaborazione.

La fondamentale esperienza di Arminio Sciolli all’Expo sarà oggetto di un’intervista che verrà realizzata al suo ritorno (imminente).

Uno degli ultimi spettacolari eventi dell’Expo è stata la grande sfilata etnica – in costumi tradizionali – all’Africa Plaza. Ai nostri affezionati lettori siamo in grado di fornire una fotogallery.












Le immagini sono di…
Kassessa Gandara, fotografo angolano