La cosa più interessante è che l’estensore del post non si chiede affatto se l’on. Fonio abbia detto la verità. Sarà un punto di importanza del tutto secondaria…

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dalla pagina Facebook dei fautori del NO 

La campagna si fa sempre più accesa: sta raggiungendo toni inauditi per la sua ferocia che poco si addicono alle tradizioni democratiche svizzere e al tema in votazione, l’educazione civica.

Intanto costatiamo che i giornali pubblicano un inserto a pagamento in cui Giorgio Fonio viene brutalmente accusato di dire menzogne dal primo firmatario dell’iniziativa. Esprimiamo la nostra solidarietà a Giorgio Fonio, ben sapendo che – è questo è paradossale – sostiene una posizione diversa dalla nostra.

Nello stesso inserto vengono esposte due testimonianze di studenti (con tanto di nome e cognome) accompagnate da due domande: “Quanti erano in queste classi? Quanti nelle stesse scuole?”. Ma a cosa mirano queste domande? A denunciare i docenti? A invitare alla delazione?
Un brivido freddo corre lungo la schiena. Ma sono questi metodi democratici? Cosa c’entra tutto questo con la democrazia e la civica?

SEI ANCORA IN TEMPO A FERMARE QUESTA DERIVA! IL 24 SETTEMBRE 2017 VOTA NO ALLA MODIFICA DELLA LEGGE DELLA SCUOLA!