“La cuccagna è finita e la musica deve cambiare”

Vi sono tre elementi oggettivi chiari agli occhi di tutti.

Il canone radio TV di attuali 451,10 Fr, che dovrebbe poi ridursi a circa 400, è il più caro del mondo (1). Nel Canton Ticino il risultato della votazione sul referendum contro la revisione della Legge federale sulla Radiotelevisione del 2015 ha fatto emergere un disagio della popolazione nei confronti della RSI (2). La RSI nonostante un’apertura di facciata e una formale disponibilità al dialogo si dimostra refrattaria ad intervenire con le misure adeguate a fornire un servizio pubblico equilibrato e non sfacciatamente tendenzioso come le viene rinfacciato da molto tempo (3).

Se la RSI e la SSR continuano imperterrite con questa arroganza e sicumera, è inevitabile che esse non possano godere di grande approvazione e di sostegno popolare nel Canton Ticino.

Considero la proposta del controprogetto, che prevede la riduzione del canone a 200 Fr un buon compromesso, perché da un lato permette alla SSR di continuare ad operare, dall’altro la obbliga a ristrutturarsi e a tagliare quei settori e servizi che sono stati creati nel corso degli anni per accontentare l’uno o l’altro, sempre della stessa corrente di sinistra e dintorni.

Sosterrò pertanto il controprogetto. Qualora lo stesso non venisse approvato sosterrò l’iniziativa, che ha il pregio di generare un dibattito che potrebbe forse convincere qualche testa dura e inflessibile che la cuccagna è finita e che la musica deve cambiare.

Avv. Battista Ghiggia, già candidato al Consiglio degli Stati