È l’interno della cattedrale di San Lorenzo Martire a Lugano. Quando fu chiusa per restauri, se non erro nel 2010, dissi a un amico che quando sarebbe stata riaperta l’avrei desiderata arricchita di funzionalità e splendore, ma soprattutto che ardevo dal desiderio di veder eliminato un vero obbrobrio.

Lo scorgete il secondo pilastro sulla destra, nel corpo del quale faceva pessima mostra di sé una bussola per le elemosine? Ebbene, in illo tempore si pensò bene di intrufolare la cassetta nel bel mezzo di un piccolo dipinto con due angeli che celebravano l’Eucaristia: cosa che mi ha sempre fatto trasalire di sanissima indignazione.

Non dubito che una tale indecenza chiesastica sia stata eliminata. E quando riapriranno la Cattedrale, come primo e doveroso gesto andrò proprio lì e farò un inchino, anche se gli angeli certamente non ci saranno più. Sopravviverà il loro ricordo, ma soprattutto sarà stata espulsa la bussola dal pilastro, ciò che rappresentava una vera bestemmia.

Franco Cavallero