Kip Thorne

La scoperta delle onde gravitazionali ha fatto scalpore in tutto il mondo grazie al suo carattere rivoluzionario. La conferma delle teorie di Einstein formulate cento anni fa era arrivata dalla collaborazione nell’esperimento di LIGO (Laser Interferometer Gravitational – Wave Observatory) che ha coinvolto ben 24 paesi diversi, tra cui l’Italia. Il premio Nobel deve essere necessariamente assegnato ai singoli ricercatori e non a organizzazioni di ricerca e nel caso di quest’anno i protagonisti sono i tre fisici americani Kip Thorne, Rainer Weiss e Barry Barish che con il loro lavoro hanno reso possibile la scoperta delle sfuggenti “increspature” nello spazio tempo generate dalla collisione di due buchi neri.

Kip Thorne è stato il fondatore del progetto LIGO nel lontano 1984, ha condotto un’intensa attività di ricerca, insegnato al CalTech, pubblicato numerosi libri e più di recente ha collaborato alla minuziosa e scientificamente corretta ricostruzione in digitale del buco nero apparso del film di Christofer Nolan “Interstellar”.

Reiner Weiss è invece un fisico di origine tedesca di 85 anni, anche lui specializzato nella fisica della gravitazione e cofondatore di LIGO, è professore al prestigioso MIT. È stato proprio Weiss ad incassare metà del premio  di 9 milioni di corone svedesi (circa 1.1 milioni di dollari), mentre Thorne e Barish si sono divisi l’altra metà.

Barish, fisico di 81 anni, anch’egli professore al California Institute of Technology, si era unito al team di LIGO più tardi, nel 1994 e da allora ha contribuito alla storica scoperta.

“Dopo anni e anni di ricerche, siamo arrivati agli strumenti LIGO e VIRGO, che di recente ci hanno confermato la presenza delle onde gravitazionali. LIGO è un esperimento che vede coinvolti 1.000 scienziati, di 16 nazioni. VIRGO ne coinvolge 200, molti dei quali italiani” ha rivelato Kip Thorne in un’intervista apparsa su La Stampa. “Come ci siamo arrivati? Come in una favola dovrei esordire con “C’erano una volta, circa 1,3 miliardi di anni, due buchi neri che creavano bellissimi disegni nel cosmo. Poi, sono entrati in collisione, con enorme energia emessa, 50 volte la potenza di tutte le stelle dell’universo messe assieme. Il loro effetto sono state le onde gravitazionali, cioè il dilatarsi e il comprimersi dello spazio-tempo”.

La scoperta delle onde gravitazionali segna una tappa fondamentale nella storia della fisica, si tratta infatti di un fenomeno che ci permetterà di indagare ancora più a fondo i misteri dell’universo.