Prima personale in un museo italiano della celebre artista ucraina

8 ottobre – 7 gennaio

Sceltissimi nomi per un evento d’eccezione venerdì 7 ottobre al Maga: Kristina Krasnyanskaya, Sandrina Bandera, Emma Zanella (direttrice del Maga), avv. Andrea Mascetti e altre notevoli personalità. Dal Ticino è calata, abbastanza numerosa, la solita “banda”, capitanata dall’inesauribile Arminio Sciolli, con Olga Romanko, Nataliya Shtey Gilardoni e un paio di giornalisti al seguito (Ticinonews e Ticinolive). Belle e intense le presentazioni, stupenda la mostra, sontuoso il dinner. Una serata memorabile!

OKSANA MAS. SPIRITUAL CITIES

Il percorso espositivo, che ruota attorno all’idea di città come proiezione storica, politica, sociale ed estetica, avrà una speciale sezione al Terminal 1 dell’Aeroporto Milano Malpensa.

L’esposizione, curata da Kristina Krasnyanskaya e Sandrina Bandera, presidente del MA*GA, organizzata in collaborazione con la Heritage Art Foundation, con l’obiettivo di valorizzare la ricerca di un autore che ha lavorato attorno a tematiche legate alla storia dell’arte e della cultura italiana, presenta oltre 50 opere che ruotano attorno all’idea di città come spazio di proiezione storica, politica, sociale ed estetica.

La rassegna indaga il tema della città che emerge attraverso una serie di elementi pittorici e installativi. Questi lavori inediti sono posti in dialogo con le opere della collezione del museo gallaratese per creare uno spazio dialettico tra culture e approcci linguistici differenti.

Ammirando le creazioni dell’artista ucraina, “possiamo spingerci – afferma Sandrina Bandera – a un paragone tra l’opera di Oksana Mas e la visione estetica di alcuni tra i padri della critica del XX secolo, come Mumford, Lynch, Argan e Olsen, che nei loro scritti intorno alla città, pervengono, pur partendo da presupposti molto diversi, alla medesima emozione estetica opposta alla mentalità positivista più diffusa”.

“In polemica con il Movimento Moderno – prosegue Sandrina Bandera -,essi infatti considerano la polis non come una rete stradale capillarmente diffusa, ma come un’ opera d’arte che risponde a esigenze metafisiche. In linea con questa tendenza critica l’opera di Oksana Mas appare espressione di valori indubbiamente simili a tale modello metafisico, per quanto nei Contrappunti black and white, sia indubbio il suo tentativo di superare gli schemi rigidi metafisici attraverso un più attuale sistema di relazioni, di contrapposizioni e di effetti negativo/positivo e di flusso continuo”.

Dal canto suo, Kristina Krasnyanskaya dichiara che: Spiritual Cities è una mostra dedicata alle convergenze tra globalizzazione e individuo, ricerca personale e società. Oksana Mas interroga il proprio pubblico: “Che cos’ è la spiritualità, oggi, in una società moderna? Quali sono le radici spirituali della società contemporanea? In che posizione si trova la religione oggi? C’è spazio per il cambiamento individuale nella società globale? In che modo il progresso scientifico dà forma alle nostre menti e al nostro futuro?” Queste sono solo una serie di domande alle quali l’artista cerca di rispondere”.

Il percorso espositivo ha una speciale sezione al Terminal 1 dell’Aeroporto Milano Malpensa. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra il MA*GA e SEA, la società di gestione degli aeroporti di Milano, che ha scelto di arricchire l’offerta culturale del Terminal 1 posizionando una serie di installazioni di Oksana Mas situate nella stazione ferroviaria davanti all’ingresso dell’hotel Sheraton e presso le ViaMilano Lounge Montale (imbarchi extra-Shengen) e Respighi (partenze).

Accompagna la mostra un catalogo (edizioni Museo MA*GA), cui seguirà la pubblicazione di una monografia con le immagini dell’allestimento.

Note biografiche
Oksana Mas (1969, Ucraina). Vive e lavora in Spagna. Ha rappresentato nel 2011 l’Ucraina alla 54^ Biennale di Venezia. Nel 2012 Oksana Mas vince l’Independent Critics Prize al 65th Locarno International Film Festival. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente l’opera dell’artista ricordiamo: ArtFactory, Istanbul (2015); Kasteev State Museum of Art, Kazakhstan (2014); Women and Art Biennale at Sharjah Art Museum (2014), Moscow Museum of Modern Art (2008), nel 2013 a Venezia presso l’Istituto Veneto di Scienze, Arti e Lettere in occasione di Glasstress e Modus R. Russian Formalism Today Art Basel Miami, non-commercial program (2006). Le sue opere sono parte delle collezioni del Moscow Museum of Modern Art, e di numerose fondazioni.