Da sinistra, Giuseppe Pan, Andrea Ostellari (segretario LN Padova e ideatore de La Gaetana), Luca Zaia, Chantal Fantuzzi, Matteo Salvini, Gian Antonio Da Re.

Dopo il successo de LaGaetana a Padova, la Redazione di Ticinolive ha intervistato Andrea Ostellari, segretario provinciale della Lega Nord di Padova e ideatore di questa festa dall’ampio respiro nazionale e dallo stampo mediatico, quest’anno giunta alla sua seconda edizione.

A un anno dalla riuscita ottimale della prima edizione dell’anno scorso, la Gaetana2017, a Padova ha riscosso un notevole successo. Cosa ne pensa?
Certamente questa seconda edizione partiva con un background di professionalità guadagnato dall’anno precedente, presentando, come sua peculiarità, un format particolare rispetto alle classiche festa Lega. La Gaetana mira a coinvolgere l’interesse del pubblico anche non leghista, e di estendere ad esso l’interesse per progetti della Lega.
Quindi una festa inclusiva e aperta a tutti, in virtù della mediaticità…
Sicuramente, come dimostrato dalle circa 2000 presenze raggiunte nel corso delle due serate, tra le quali, a differenza dell’anno scorso, v’erano molti senza la tessera del nostro partito, che si sono tesserati nel corso dell’evento stesso. Il pubblico ha partecipato in maniera assai positiva: vuoi per i temi trattai quali il Referendum per l’Autonomia, vuoi per Matteo Salvini, la risposta è stata eccellente.
Nonostante Padova non sia più in mano leghista…
Il dato di differenza al ballottaggio, era minimo, ma è bastato a consegnare la città in mano all’accozzaglia di PD, parte di cosiddetti centristi  e l’estrema sinistra. Tuttavia, Il fatto che alla festa Lega di Padova si sia registrata un’affluenza pari a quella dell’anno scorso, dimostra come l’entusiasmo per il nostro movimento abbia tuttora un’incontrastata influenza sulla città e sulla provincia.

Al centro Massimo Bitonci, Presidente della Liga Veneta

La Gaetana ha offerto due serate ricche di temi, tra i quali emergono il Referendum e il programma politico di Matteo Salvini…
Il tema del Referendum, che era uno dei temi principali, ha suscitato l’interesse dei convenuti; l’intervista a Matteo Salvini ha spostato la realtà sul piano nazionale, riguardo al quale Salvini ha mostrato come stia portando avanti il cambiamento del nostro paese in un’ottica assolutamente compatibile con il Referendum.
Notevole anche la presenza del conduttore Paolo Del Debbio…
Nell’intervista dell’anno scorso a Ticinolive promisi che la successiva edizione avrebbe avuto un riscontro nazionale. Così è stato, grazie anche alla presenza di Del Debbio, che ha spostato l’ottica della festa di Padova sul piano nazionale, in una concezione diversa, nuova e mirata a cambiare il nostro futuro.
Cosa risponderebbe a coloro che sostengono che il Referendum concesso dalla Corte Costituzionale non avrebbe valore giuridico ma solo consultivo?
In realtà la corte costituzionale ha dato il via ad una consulta giuridicamente rilevante. Il Referendum sarà valido sia per il quesito che porrà ad ogni singolo cittadino veneto, sia per la consultazione. Più forte sarà il risultato, più il governatore Luca Zaia potrà chiedere a Roma maggior interessi per il Veneto.
Politiche 2018. È prematuro parlare di liste?
È prematuro, ma a me piacerebbe che ogni partito riuscisse a candidare le persone che meglio possano rappresentare le istanze che partono dalla base. Per quanto riguarda il nostro movimento, è giunta l’ora e non possiamo più perdere il treno: cambiare il paese è il compito che ci spetta, dobbiamo fare squadra e andare a governare, senza avere rimpianti. Ne va del nostro futuro, dei nostri figli.
Cosa risponderebbe a coloro vedono nel Referendum una forma di egoismo poiché, sostengono, i Veneti emigrarono in Brasile e in Argentina nel secolo scorso (quando semmai emigrarono per il mancato aiuto da parte dello stato Italiano…)?
Come ha detto lei, la colpa non fu dei Veneti, ma del governo centrale che in troppi anni non diede risposte adeguate. Noi non facciamo altro che riprenderci ciò che ci spetta, conforme anche a quanto scritto dai Padri Costituenti.

 

Terrà una Gaetana2018?
Sicuramente, magari con Matteo Salvini da premier.
Infine, come ha visto questa seconda edizione de LaGaetana2017?
L’ho vista forte, rappresentativa delle istanze del nostro movimento. A questo proposito vorrei ringraziare tutti coloro che hanno collaborato, la conduttrice che mi ha affiancato nel condurre le due serate, lo staff organizzativo, i grafici, i nostri militanti.

Locandina dell’Evento

La Gaetana è la festa per e del pubblico: l’abbiamo rappresentata anche idealmente con una locandina assai esplicativa: personaggi del popolo, magari non prettamente militanti leghisti, ma appartenenti alla nostra comunità. Siamo riusciti in quello che ci eravamo proposti di fare: con coesione, portare avanti il cambiamento, senza mai dimenticare il nostro territorio, tenendo sempre conto chi siamo, da dove veniamo.

Gaetana 2017, il pubblico.

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