Catalogna, clima sempre più teso, anche dopo la dichiarazione (a metà) d’Indipendenza

Il premier Mariano Rajoy, come concordato con il Consiglio dei ministri, ha chiesto formalmente alla Generalitat catalana di confermare o meno l’Indipendenza. Un ultimatum di 5 giorni (sino al mattino del lunedì prossimo) al presidente catalano Carles Puigdemont, allo scadere del quale potrebbe essere applicato il temuto articolo 155 del Governo spagnolo. L’articolo prevede infatti misure eccezionali di intervento a danno della Catalogna, che sarebbe pertanto accusata di violazione della Costituzione e di attacchi all’interesse nazionale.

Proposta, ultimatum e articolo 155 sono tra loro strettamente collegati: la proposta di Rajoy è l’ultimatum, allo scadere del quale potrebbe essere applicato l’articolo, e la Catalogna vedrebbe svanire l’Indipendenza.

Il primo ultimatum, scadrà dunque alle 6 del 16 ottobre, il secondo alle 10 del 19.

Rajoy è appoggiato dai socialisti ma, tra essi, il segretario Pedro Sanchez ipotizza un dialogo tra Rajoy, lui stesso e Puigdemont, per una riforma che ridefinisca lo statuto della Catalogna. Non c’è da aggiungere che probabilmente Puigdemont non sarebbe certo d’accordo, anche se altro non resta d’attendere di vedere come risponderà all’ultimatum di Rajoy.

Germania, Francia  e Italia non riconoscerebbero l’Indipendenza della Catalogna.