Il Referendum sull’autonomia regionale in Veneto e Lombardia è concluso. Per quanto riguarda il Veneto, già alle 19 il quorum era stato raggiunto e alla chiusura dei seggi, alle 23.00, ben 59.5% della popolazione aveva votato.

Dati decisamente meno eclatanti in Lombardia dove si parla di poco più del 30%. Il governatore veneto, il leghista Luca Zaia ha esortato i cittadini ad andare a votare e ha denunciato un attacco hacker che avrebbe superato due livelli di sicurezza su tre. “Questo è il voto del Veneto e anche dei nuovi veneti, gli immigrati. Non esiste il partito dell’autonomia: esistono i veneti, che si esprimono a favore di questa idea” ha dichiarato Zaia e ha aggiunto: “La Lega è stata capace di mobilitare i cittadini per chiedere maggiore autonomia, da domani si andrà a trattare con Roma per chiedere poteri esclusivi in tutte le materie concorrenti, e più risorse”.

I cittadini che dovevano esprimere la propria volontà attraverso il referendum erano 12 milioni, di cui 8 milioni di lombardi. Proprio in Lombardia ha inoltre avuto la sua iniziazione il voto elettronico, con circa 25mila tablet installati nelle urne per un costo complessivo di 50 milioni. Le scelte erano “sì”, “no” e scheda bianca e riguardavano l’ottenimento da parte delle due regioni di maggiori competenze e potere di decisione in ambiti che finora erano di competenza statale.

In particolare alcune delle materie in questione sono il coordinamento della finanza pubblica, l’energia, il lavoro ma anche la giustizia di Pace, l’istruzione e la tutela dell’ambiente e dei beni culturali. Nel caso in cui lo Stato e le Regioni dovessero trovare il modo di accordarsi il tutto si concretizzerà in una legge che dovrà essere approvata a maggioranza assoluta dalle due Camere.