Pubblicato nel CdT e riproposto con il consenso dell’autore e della testata

Dai, ormai l’hanno capita tutti, anche gli ultimi paracarri di Stabio: sulla brutta storia di Argo1 la RSI (sempre più di parte) e “La RegioneTicino” hanno deciso, assieme a “il caffè” (urca!), di strumentalizzare al massimo per tirare la volata a liberali (radicali) e socialisti in vista delle elezioni cantonali del 2019. Per la serie: insistere al massimo su ciò che giova e tacere o quasi su tutto quello che “nuoce alla causa”, le elezioni cantonali del 2019 appunto.

Eh sì, perché come ha ben scritto Luigi Soldati sul CdT di recente, c’è un grande punto di domanda (eufemismo) in tutta questa brutta vicenda e che nessuno dei grandi moralizzatori “a comando” si è mai posto o ha posto a chi di dovere, tramite i propri innumerevoli servizi giornalistici, ormai quasi quotidiani. Cioè, “come mai il Governo non abbia ancora aperto un’inchiesta amministrativa nei confronti del capoufficio che risulta essere tra i principali responsabili dell’attribuzione e della gestione del mandato Argo1”. Perché qui sta il punto!

Eh già, come mai la RSI e il quotidiano bellinzonese non si sono mai posti questa domandina, in fondo facile facile? Ma pensate davvero che siamo tutti “scemi”? E come mai tutto questo polverone su una funzionaria che non c’entra nulla nell’attribuzione del mandato, mentre per chi ha firmato e doveva controllare il tutto si fa finta di nulla?

Siamo ai soliti “diversivi” per non arrivare al dunque? Pare … Ma dai, sin troppo evidente e pacchiana la “linea” della RSI (Billag?) e del quotidiano bellinzonese nel tentare di dare la mazzata al PPD “dimenticandosi” che gli alti funzionari coinvolti (devo fare i nomi?) sono del PLR e non sono stati assunti da Paolo Beltraminelli. In questo Ticino, a parte le indignazioni a comando, non cambia mai nulla davvero, purtroppo.

Agli amici della Lega dei Ticinesi mi permetto di dare un consiglio disinteressato: non fidatevi del momentaneo silenzio nei vostri confronti da parte dei due grandi moralizzatori citati, finito l’attacco al PPD toccherà a voi, sempre e solo in funzione delle elezioni cantonali 2019, naturalmente. E’ tutto talmente evidente che mi viene spontaneo chiosare questo articolo con la ormai famosa pubblicità della MediaMarkt, ve la ricordate?

Ci sarebbe anche dell’altro, magari, da scrivere su questo Cantone parecchio in confusione; come ad esempio il record dei fallimenti in Ticino piuttosto che gli arresti per droga (eroina e cocaina) in quantità importanti e dei quali ormai leggiamo tutti i giorni. Ah già, non rientra nell’agenda …

Donatello Poggi
già deputato in Gran Consiglio